di Tommaso De Mojana
21 agosto 2016
Ore 19,45. Sulla porta di casa.
“Sei pronta?”
“Sì, ci sono quasi”
“Valigia chiusa?”
“Sì”.
“Dai allora, andiamo”.
19,49. In macchina.
“scusate passo la linea a San Siro per l’esecuzione del rigore…”
“…sì prendo la linea. Belotti sul pallone, se segnasse sarebbe il clamoroso 3-3 (nei 4 minuti trascorsi, scoprirò poi, Baselli aveva fatto 2-3), prende la rincorsa…tiro…PARATO!!! Finisce qua. Milan batte Toro 3-2, a voi Rio.”
“…eccoci da Rio, match point per il Brasile, la battuta… (boato di sottofondo). Il Brasile vince la medaglia d’oro. Siamo argento.” (un pochino mi ero fatto prendere dal volley in fondo…)
19,50. In macchina.
“Dai però, non è che già ti incazzi che ancora l’Inter deve cominciare? È l’ultima sera di vacanza, godiamocela!”
“…”
“Se fai così non capisco perché segui lo sport. Dev’essere un piacere, non una sofferenza!”
“…”
“Vabbè.”
19,55. Tabaccaio.
“Vorrei pagare questa multa”
“Ottimo, l’ha presa qua?”
“Sì (speranzoso di poterla pagare in loco; ottimo un cazzo tra l’altro)”
“Allora non può, deve andare in posta. Il comune ha fatto la convenzione.”
“…”
“Dai, adesso smettila però. Ci vado io domani a pagare la multa.”
20,05. Primo bar.
“Salve, che partita fate vedere stasera?”
“Forza Inter!”
“Benissimo, una birra media. E forza Inter!”
20,08. Primo bar.
“Scusi, ma qui dice Pescara-Napoli, deve cambiare canale, la nostra Inter è sul calcio.”
“Oh cazzo, ho solo lo sport…”
“…”
“Domani vado a fare il pacchetto calcio.”
“…”
“Mi dispiace.”
20,20. Secondo bar.
“Buona sera, fate vedere l’Inter?”
“Sì. Hanno scelto loro. Io tifo Juve.”
“Bene, mi siedo lì allora. Una birra media, grazie.”
(Lei: “Mi sembra che il buffet faccia proprio cagare qua, l’altro era molto meglio.”)
“…”
20,40. Secondo bar.
Salta il segnale.
“Non capisco cos’abbia oggi sta Tv.”
(gobbo e bugiardo, anche l’anno scorso non capivi cos’avesse quel giorno la tua Tv del 1961. Motivo per cui, su due, sei il secondo bar.)
20,49. Secondo bar (segnale traballante ma presente).
Ranocchia la perde e cerca di uccidere Meggiorini.
Primo torto subito in stagione: l’arbitro non estrae il rosso.
21,07. Verona
Ok, è chiaro: giochiamo con la difesa a 1: D’Ambrosio, Ranocchia e Miranda.
Spregiudicato questo olandese.
Fiducia, non hanno mai tirato in porta.
21,27. Verona
Tirano.
Fuori di poco.
Dovecazzoeranagatomo? Ah già, è a centrocampo. Infatti piovono cross.
21,30 – 21,45. Verona e Secondo bar
Intervallo
“bzz bzz…433…era meglio tenersi Manaj a sto punto…bzz bzz…non capisco perché non faccia giocare un primavera…bzz bzz…e Di Marco?…4231…eh ma il Mancio però…bzz bzz…questo qua l’ho sempre detto che non capisce un cazzo…bzz bzz…ha segnato Caprari, l’avevo detto io…bzz bzz”
21,45. Verona e Secondo bar
Stessi 11.
“Forza ragazzi”
21,48. Verona e Secondo bar
1-0. Ha segnato Birsa. Di destro.
“Gol? Nostro?”
“…”
21,49. Verona e Secondo bar
Replay impietoso. Ranocchia e D’Ambrosio messi a sedere. Da Birsa. Per mettersela sul destro.
“Vado a vedere due negozi”
“Lasciami le sigarette”
“Ok amore, non ti innervosire, è ancora lunga…”
21,50. Secondo bar
“Meglio dai, così ci svegliamo.”
21,51 – 22,20. Secondo bar
Voci indistinte varie.
22,21. Verona e Secondo bar
2-0. Ha segnato Birsa. Di destro. A giro.
“Quanto le devo? Ecco, bravi, andatevene a casa tutti. L’FC non si abbandona. Mai.”
22,34. Verona e Secondo bar
Triplice.
“Mi accompagni a prendere un gelato?”
“Certo. Forza Inter, cazzo!”
Ci sono giorni in cui essere interista è facile, altri in cui è doveroso e giorni in cui esserlo è un onore
Questa è solo la breve storia di una domenica, ultimo giorno di una vacanza tanto breve quanto bella, in compagnia delle due cose che più amo.
E che dopo stasera amo ancora di più.
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