Il marketing ai tempi del colera

E' più facile, secondo una consunta metafora, vendere un frigorifero agli esquimesi del Polo Nord, o un abbonamento alla nuova stagione dell'Inter a gente - cioè tutti noi - devastata dalle ultime sette orripilanti esibizioni, al culmine di una stagione che (fatto un meticoloso rapporto squadra/qualità/ambizioni/classifica reale) si è trasformata nel corso della primavera da... Continue Reading →

A settembre davvero non posso, ho judo e poi non ho l’abito adatto per i selfie con l’Europa League (non andate a lavorare, non andateci più!)

Lo fate per non andare in Europa League? Male. Lo fate perché sapete che anche questo allenatore siete riusciti a levarvelo di torno ma è meglio esserne certi? Male. Lo fate perché tanto sapete che non resterete, che non ci sarete l'anno prossimo e quindi non ne vale la pena, non serve impegnarsi? Male. Lo fate perché siete... Continue Reading →

E il pañolar non m’è dolce in questo mare (fermiamoci prima che sia troppo tardi. Post impopolare su Inter e arbitri)

Vi rubo qualche minuto e so che per alcuni sarà una lettura sgradevole. Nella millesima giornata del complotto arbitrale sento forte la necessità di condividere una riflessione sull'isteria con cui da tempo ormai immemorabile accogliamo le scelte arbitrali e più in genere gli arbitraggi. Non voglio scrivere cose ecumeniche né di buon senso scontato, sono... Continue Reading →

La vergogna è quella cosa che

In cinque mesi ne son successe di cose (tipo cambiare quattro allenatori, per dire, o fare i casting in albergo, o presentare hollywoodianamente un marziano, o battere la Juve e farsi arrotare due volte da una squadra mai sentita) e ciononostante troviamo sempre qualche spunto nuovo. Possiamo lamentarci di un sacco di cose, noi interisti,... Continue Reading →