Il miglior mercato dell’Inter dai tempi di Mourinho sta per arricchirsi di un altro pezzo, non uno qualunque però. Dovesse davvero arrivare Arturo Vidal, trentunenne cileno dalla carriera lunga e gloriosa almeno quanto lo sono le chiacchiere sulla sua vita privata, Luciano Spalletti si troverebbe a gestire un trio di centrocampo esplosivo e sulla carta ingovernabile.
Di Radja Nainggolan sappiamo, della sua tendenza a complicarsi la vita anche. Giocatore fenomenale, centrocampista come dalle nostre parti non se ne vedevano dalla partenza di Motta e Snejider, il belga stravede per Spalletti e lo considera un punto di equilibrio importantissimo nella sua perenne altalena umorale.
Brozovic è folle e chiudiamola qui. Dall’indolenza di dicembre alla gloria dei Mondiali son passati pochi mesi e mille tentennamenti. Inaffidabile, fortissimo, lunatico, sarebbe un’incognita non fosse che Spalletti è riuscito a trovare un canale di comunicazione e a demoltiplicare la tendenza del nostro a smarrirsi.
Due così son tanta roba, forse anche troppa per un allenatore normale, ma sappiamo che Luciano Spalletti da Certaldo è prima di ogni altra cosa un domatore di caratteri, di uomini e non lo spaventano le sfide.
Dovesse però arrivare Vidal la cosa si farebbe interessante, la scommessa sarebbe una di quelle da far tremare i polsi. Nell’ipotesi di una cessione obbligata (uno tra Gagliardini e Vecino, più probabilmente il secondo), il reparto sarebbe composto da due cacciatori di cartellini (Vidal e Gagliardini), un giocatore in perenne corsa sul filo dei nervi (Nainggolan), un bellissimo matto (Brozovic), e un attempato signore dalle buone letture e dalle ottime maniere (Borja). Certo, possiamo aggiungere a questa talentosa banda di squinternati anche la razionalità di Asamoah, che può giocare ancora da interno e farlo molto bene.
Due considerazioni:
- Questo è un centrocampo completo e competitivo a ogni livello, tutti e tre i titolari possono giocare in tre ruoli (forse solo Vidal non ha i numeri del trequartista), ma rischia di pagare dazio a livello di tenuta atletica. Vidal e Nainggolan hanno passato i trenta ed entrambi hanno giocato su corsa, muscoli e nervi per tutta la carriera. In Italia, dove lo scontro fisico e la paralisi tattica consentono di giocare più lentamente, sono ancora due mostri, in Europa chissà.
- Tolto Galgiardini questo centrocampo è molto avanti negli anni e senza un altro acquisto le due competizioni rischiano di stremare i più generosi, che non sono certo capaci di giocare al risparmio
Poi ci sarebbe quella storia dei Bad Boys, ma mi sento di derubricarla a vaccata estiva per fare qualche click in più. Vidal e Nainggolan in campo sono due splendidi atleti, tendenzialmente molto corretti, agonisti e concentrati come pochi. Di quel che fanno delle loro vite private, finché non incide sulle prestazioni in campo, ci interessa poco o pochissimo, alla favola del calciatore come modello di comportamento abbiamo finito di credere anni fa.
Buona fortuna Luciano e che qualcuno lassù la mandi buona anche a noi. Se quei tre funzionano, nessun risultato ci è precluso. Mai come questa volta, pazza Inter amala!
Ma Rafinha faceva così schifo?