Lukaku si è comportato male, malissimo, ma essere stupidi e razzisti non è una risposta.
Lavoro, bresaola e il Subcomandante Giampaolo
Antonio Conte lavora molto. Stakanovista narcisista (tiene a far sapere quanto lavora e parla di lavoro ogni volta che vede un microfono acceso, fosse anche quello dell'iPhone di un amico del figlio), Conte vuole riportare l'Inter ai suoi fasti con una ricetta semplice: lavoro e bresaola.
Grazie Professore, la grandezza sta nei piccoli gesti
Pianse quando decise di lasciare Firenze, si commosse lui e altrettanto fecero i tifosi viola. Borja Valero è un uomo intelligente e non ha il pudore dei sentimenti. Quello delle parole sì. Ha parlato poco in questi anni nerazzurri arrivati forse troppo tardi, quando le gambe non sostenevano più la velocità di pensiero di un... Continue Reading →
Di mal di pancia in mal di pancia in mal di pancia (storia di Ivan Perisič)
- E se fosse un fuoriclasse? - No, non lo è - Certo, lo vedo anche io che ha pause enormi però quando punta l’uomo e lo salta, quando va sul fondo impetuoso come un uragano e la mette in mezzo sembra davvero un campione, uno dei migliori al mondo! - Sì ma quando? Lo... Continue Reading →
Giacinto, nato il 18 luglio
di Paolo Maggioni (tratto da Il Rumore non fa gol, Becco Giallo) Sono abbonato all’Inter da vent’anni. Da dieci, sempre lo stesso posto: secondo anello rosso, settore 227, fila 4, posto 3. Sono così tanto affezionato a quel seggiolino un po’ scasciato da aver confermato la tessera perfino negli anni in cui, allo stadio, ci... Continue Reading →
L’usato insicuro (tutte le volte che abbiamo voluto l’erba del vicino)
- E allora Trapattoni? Non era l’allenatore più juventino del mondo, non era stato il giocatore più milanista del mondo? - Sì. - Bene, Trapattoni ha funzionato, è stato una meraviglia di allenatore, ha vinto lo scudetto dei record, l’abbiamo amato! - Sì. - A pensarci bene però il Trap non è venuto per evangelizzarci,... Continue Reading →
Cosa resterà di questi anni Dieci? (Lettera d’amore al Mauro Icardi che fu)
Festeggiai l’ufficialità scompostamente. In anni in cui sembrava facessimo moneta in Stazione per comprare mezzo Belfodil e un quarto di Taider l’acquisto di Mauro (circa 13 milioni di euro bruciando Napoli e Juventus), mi elettrizzò. Chiamai i miei amici doriani perché giocare l’avevo visto giocare ma c’erano cose che mi preoccupavano. Quella macchina dorata, un... Continue Reading →
Il Patto di Piraccini (per una crescita felice e responsabile)
Piccolo supplemento al post di ieri. In molti ne hanno colto il senso, molti altri hanno voluto fraintenderlo e allora semplifichiamo le cose con un elenco breve e non equivocabile. 1) Tifiamo Inter come e più di prima. Tifiamo felici e irrazionali, tifiamo con fedeltà e passione (molti di noi sono abbonati da decenni, alcuni... Continue Reading →
L’estate del nostro malcontento, cuorcontento o quel che c’è nel mezzo
Dice: non scrivete più. Vero, colpa nostra e non dei governi precedenti. Ci siamo ritrovati tipo lepre davanti ai fari, travolti da Antonio Conte e da tutto quel che comporta la scelta di un ex nemico al timone. Poi la fine surreale del caso Icardi, l'emarginazione dell'irregolare Nainggolan, la trattativa serrata e scellerata per Barella (50 milioni... Continue Reading →
Il giorno della Marotta
Il primo Giorno della Marotta venne osservato a Punxsutawney, in Pennsylvania, il 2 febbraio 1887. Funziona così, Marotta esce dalla tana e se vede la sua ombra, si spaventa e torna indietro sarà una stagione terribilmente dura e senza soddisfazioni. Se Marotta esce dalla tana, non vede la sua ombra e affronta gagliardo la giornata... Continue Reading →