Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera dell’esimio Pino Robiola, uomo di calcio e di sani principi.
Salve, sono Pino Robiola, l’unico procuratore con le pezze al culo ma gran tifoso nerazzurro, fondatore dell’Inter club Pasinato di Sbrocca Marina.
Mi piacerebbe farci leggere a Icardi questa lettera che gli ho dedicato. Se la volete pubblicare non chiedo niente come copirait
Caro Maurito,
di mariti sotto schiaffo delle mogli ce ne sono a bizzeffe pure al paese mio. Quelle che dicono “Il capoufficio ti tratta a pesci in faccia come l’ultimo minchione”, “guadagni meno persino di tuo cognato”, “il vicino parcheggia sempre la Mercedes addosso alla nostra Yaris e tu manco apri bocca”… insomma, ci siamo capiti. Le solite cose che ci fanno venire il sangue amaro a tanti mariti qualunque, pure a Gresko, Caio e Sempronio.
Ma una cosa te la devi ficcare in testa, quella testa che se ogni tanto ce la usi in un calcio d’angolo non ci fa mica schifo.
Se resti all’Inter con una busta paga da giocatore decisivo (top pleier ce lo lasciamo dire ai camerieri di Giannino quando ritirano i due euri di mancia da Galliani) allora per cortesia devi comportarti da giocatore decisivo.
Che vuol dire:
• segnare gol veri e non solo doppiette all’Empoli in ciabatte a fine campionato
• non centrare il palo su rigore nel derby contro un Milan così scarso che Blissett lo facevano capitano
• trascinare la squadra quando vedi che manco Medel c’ha più banane
• ammutolire il Francis Turatello Stadium di Torino e non solo il Matusa di Frosinone
• alzarsi dalla panchina e farci vincere uno scudetto.
Sai, prima di te c’è chi l’ha fatto e noi gli abbiamo pure perdonato la mano sul pacco sotto la curva o richieste di piccioli mentre si festeggiava la Cempions.
Tutto qui, ci vediamo davanti alla Lidt di Lecco che mi devi portare a mangiare le cozze nella piscina vista lago.
Ps Amala e se puoi disinnescala (hai capito a chi…).
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