Vieni avanti Crotone (il titolo andava usato, prima o poi. 5 cose buone vs 5 meno buone di ieri)

di Tommaso De Mojana

5 cose buone viste ieri a Crotone, oppure 4 più il punto 4.

1. Handanovic – ad esser puntigliosi ci si potrebbe domandare perché un pallone come quello di Stoian arrivi rimbalzando in area piccola trovandolo inchiodato alla linea di porta ma in realtà più che puntigliosi si sarebbe stronzi e basta: i 3 punti di Crotone sono soprattutto suoi e i clean sheet tre in quattro partite. Per farsi quattro risate cercare altrove, ma lo sloveno, oggi, è un punto di forza di questa squadra.
2. Skriniar – stakanovista di questa rubrica, e sempre dalla parte dei buoni. Bravo e fortunato nell’episodio decisivo che sblocca una partita che iniziavamo a temere non si sarebbe sbloccata più. Bravo e basta quando si tratta di difendere, umile e sorridente in sala stampa: oggi è lui il simbolo di un’Inter forse ma non bella ma tremendamente efficace.
3. Perisic – preoccupati per il risultato in bilico? La chiude Ivan. Questo, tutto sommato, potrebbe essere il suo slogan pubblicitario di questo scorcio di stagione: terzo gol in quattro partite, tutti nel quarto d’ora finale e non è un caso. L’esterno croato è in un momento di forma fisica straripante. Meno appariscente del solito, si fa apprezzare soprattutto per alcune chiusure difensive che ne confermano la totale dedizione alla causa. Con le cifre che girano 200 milioni di clausola non glieli toglie nessuno.
4. Nagatomo – non so come si scriva un elogio a Nagatomo, ci provo: ehm, dunque, ok ci sono: oggi è più affidabile di Dalbert, punto. Il catastrofico giapponese sembra completamente immune alle critiche che non fa nulla per non meritare da almeno otto anni eppure te lo trovi lì e, per una volta, non ti dispiace. Sì insomma, non è stata una gran partita.
5. Fattore C – 6 punti in due trasferte. Fossero stati 2 avremmo comunque visto il bicchiere mezzo pieno, fossero stati zero non sarebbe stato uno scandalo. Dopo i 28 pali dell’Olimpico oggi gli avanti del Crotone mirano soprattutto a colpire Handanovic, riuscendoci piuttosto bene. Quando poi la sblocchi con un mozzarellone come quello di Skriniar, col pallone che gli rimane lì dopo aver cercato di colpirlo quattro volte allora tu ringrazi, metti in tasca come quando al tabaccaio sbagliano a darti il resto, saluti e te ne vai con passo deciso. “grazie, e buona domenica”.

5 cose meno buone, viste (anche) ieri a Crotone

1. Candreva – anche quest’anno a fine stagione leggeremo una statistica che ci dirà che il nostro esterno è quello che ha crossato più volte in Italia, forse anche in Europa e in tutto il mondo compresi i tornei dell’ACLI. Eppure non c’è niente di più snervante che vederglielo fare in partite come questa, senza nessun criterio, nessuna qualità, nessuna efficacia. Oggi metà del popolo nerazzurro acclama Karamoh senza mai averlo visto giocare, un motivo ci sarà.
2. BV e Gaglia – in campo per ragioni diverse, perché al primo non rinunceresti mai paresse anche un po’ stanco in settimana mentre l’altro si sta pazientemente cercando di recuperarlo o non bruciarlo, fa lo stesso. Stavolta però la recita è decisamente insufficiente e i due soffrono tremendamente la densità a centrocampo degli avversari.
3. L’equivoco tattico – forse l’unico, sicuramente il più urgente come avevamo già detto in estate, e le prime uscite della stagione sembrano confermarlo: l’Inter non ha in rosa un giocatore con le doti del trequartista atipico caro a Spalletti. Contro Fiorentina e Roma era entrato molto bene in partita Joao Mario, che però non si è confermato quando è stato titolare. Brozovic è forse quello con le caratteristiche più simili ma sembra ancora spaesato mentre Vecino, che pure sembra piuttosto duttile, non è stato provato in quella posizione neanche nelle amichevoli estive. Insomma, la risoluzione dell’enigma non pare essere dietro l’angolo.
4. La panchina corta – è vero che non giochiamo le coppe e lo è altrettanto che la parola d’ordine della finestra di mercato recentemente conclusa non poteva che essere “sfoltire”, ma se sullo 0-0 a Crotone entrano Vecino e Nagatomo allora si ha la sensazione che qualcosa manchi, non so, un dribblomane naif, uno con la pigna da fuori che fa urlare “tiraaaaaa” a tutto lo stadio ogni volta che prende palla, qualcosa così. I più ottimisti sono certi che saranno Karamoh, Cancelo e da ieri pure Odgaard (complimenti, ragazzo, tre pere ai cugini con Gattuso in panca hanno un bel sapore), mentre Eder, che sembrava il deputato al ruolo, sembra sparito dal radar.
5. I commenti da bar – fiducia e sostegno, si era detto. E invece all’intervallo siamo già lì a leggere in rete la lista dei motivi per cui la stagione sarà un fallimento, che a quel punto era meglio tenere Jovetic, che Icardi quando conta davvero (!?) sparisce e che Spalletti ha sbagliato la formazione. No grazie, ripassare.

Le pagelle.
Handanovic 7,5, D’Ambrosio 6, Miranda 5,5, Skriniar 7, Dalbert 5, Borja Valero 5,5, Gagliardini 5, Candreva 5,5, Joao Mario 5,5, Perisic 6,5, Icardi 5,5. (Nagatomo 6, Vecino 6, Ranocchia sv oppure 8 d’incoraggiamento)

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