Skriniar dove il gioco non c’è

Grazie a Milan Skriniar e Samir Handanovic l’Inter esce con tre punti dalla difficile trasferta all’Ezio Scida di Crotone.

Il caldo ed il terreno di gioco (lento) non aiutano la squadra di Luciano Spalletti che nel primo tempo controlla la partita (73% di possesso palla nei primi 45 minuti di gioco) ma non riesce praticamente mai ad essere pericolosa dalle parti di Cordaz.

Ci si aspetta il cambio di ritmo nel secondo tempo ma questo non avviene. Davide Nicola ha intelligentemente chiuso tutte le linee di passaggio ai Nerazzurri, difendendo la profondità con un efficace 4-4-2-0 che ricorda quello che il Cholo Simeone utilizza con l’Atletico Madrid.

Tutti i giocatori pitagorici contribuiscono alla fase difensiva rimanendo sotto la linea della palla, con le linee strette fra loro che impediscono all’Inter di trovare spazi liberi.

I nerazzurri faticano a creare gioco a causa della lentezza con la quale soprattutto Borja Valero e Roberto Gagliardini muovono il pallone ma anche per le difficoltà che Joao Mario incontra.

Infatti, come contro la SPAL a San Siro la settimana precedente, il portoghese non riesce a dare superiorità posizionale oltre la linea dei centrocampisti calabresi, impedendo così alla sua squadra di muovere palla fra difesa e centrocampo degli uomini di Nicola, manipolando la fase difensiva pitagorica.

Screenshot_2
Nessuno dei tre centrocampisti dell’Inter, nemmeno Joao Mario (che sarebbe deputato a farlo) garantisce superiorità posizionale in fase di possesso palla.

Una situazione, quella della composizione del triangolo di centrocampo, sulla quale Spalletti dovrà pensare molto perché l’ex Sporting Lisbona è più a suo agio quando può attaccare la profondità mentre ha problemi a farsi trovare smarcato oltre i centrocampisti avversari. Il portoghese ha poi la tendenza ad abbassarsi per aiutare in fase di costruzione, muovendosi in particolare nell’half-space sinistro, col risultato però di non garantire la necessaria presenza nelle zone di tradizionale competenza di un trequarti.

Joao Mario partecipa alla gestione della partita da parte dell’Inter (61 palloni giocati) ma, oltre a trovarsi a disagio spalle alla porta, risulta essere anche impreciso (17 palle perse). Gagliardini non aiuta 12 palloni perduti). La squadra risulta avere un alto possesso palla ma un baricentro finale abbastanza basso (49.8 metri) segno dell’incapacità di produrre palleggio efficace in zone avanzate di campo. Il pallone è stato mosso soprattutto al centro ma poco in zone avanzate di campo.

DJ2yOJrWsAA17GG
La pass map di @11tegen ci mostra come l’Inter abbia mosso palla soprattutto nella zona del quadrilatero formato dai due difensori centrali, da Borja Valero e da Gagliardini.

Da questa mancanza di fluidità di gioco e dallo scarso utilizzo delle fasce laterali nascono anche le difficoltà dell’Inter nel servire Mauro Icardi.

Il centravanti argentino, che Spalletti in pre-stagione aveva detto di voler coinvolgere maggiormente nella manovra della squadra, non limitandosi a voler sfruttare le sue doti di finalizzatore, riceve soltanto 2 palloni giocabili negli ultimi sedici metri.

Screenshot_3
La partita di Icardi, poco servito dai compagni.

Gli esterni, come detto, danno un contributo minimo: sulla destra Antonio Candreva produce appena 8 cross, per lo più imprecisi, mentre a sinistra il brasiliano Dalbert (che dovrebbe rappresentare l’arma in più in fase offensiva) non spinge come dovrebbe, arrivando soltanto in due occasioni al traversone.

In un contesto del genere di solito sono i calci piazzati a permettere a chi ha più qualità in queste situazioni a sbloccare la partita. E così è anche stavolta grazie ad una zampata di Skriniar su azione di calcio d’angolo.

Nel finale è poi Ivan Perisic (4 gol e 6 assist nelle ultime 6 partite di campionato) a dare all’Inter la certezza di tre punti comunque sofferti.

One thought on “Skriniar dove il gioco non c’è

Add yours

  1. Il Crotone non è l’Atletico Madrid quindi anche se si difendono in 34 un tiro in porta dovresti riuscire a farlo…… Giocare ad un ritmo da oratorio per 90 minuti è a dir poco imbarazzante….. / 8 passaggi in linea dentro la nostra metà campo tra centrali e terzini è tempo perso …. In ultimo Icardi deve proporsi indietro per fare sponda…..almeno si offre una soluzione di gioco in più e ci potrebbe scappare qualche punizione …. O impara oppure, nonostante i goals è una punta non da altissimo livello. tutte le squadre di livello hanno una prima punta in grado di saper giocare bene saplle alla porta …

Rispondi