Così lontano, così Vecino

Matias Vecino ha concluso le visite mediche con l’Inter ed è il nuovo rinforzo del centrocampo nerazzurro. Fortemente voluto da Luciano Spalletti, il centrocampista uruguaiano vine acquistato per 24 milioni di euro, il valore della sua clausola rescissoria, che l’Inter pagherà in due tranche.

Per la Fiorentina, quello di Vecino è l’ennesimo addio di una estate che ha visto la partenza anche di Federico Bernardeschi, Ciprian Tatarusanu, Gonzalo Rodriguez e Borja Valero. E l’uruguaiano ritroverà in nerazzurro come compagno di spogliatoio proprio il centrocampista spagnolo.

Che tipo di giocatore è il neo-acquisto interista e come potrà inserirsi nel sistema di Spalletti? Dal punto di vista tecnico, il 26enne sudamericano è un centrocampista di grandi qualità e di propensione prettamente offensiva.

Nell’Empoli di Maurizio Sarri si era rivelato in un 4-3-1-2 come interno di centrocampo ed il tecnico dei Partenopei lo voleva nel suo Napoli per riproporlo nella stessa posizione.

Vecino venne invece richiamato alla base dalla Fiorentina (che ne deteneva il cartellino) dove, sotto l’attenta regia di Paulo Sousa, l’uruguaiano ha mostrato di essere uno dei migliori centrocampisti del campionato, soprattutto nei primi sei mesi della scorsa stagione.

Nella stagione appena trascorsa, nonostante un calo generalizzato della Viola rispetto all’annata precedente, Vecino ha comunque registrato 3 gol e 4 assist, suo miglior score personale da quando è in Italia.

Dotato di buonissima tecnica individuale, preciso nei passaggi (88.2% nella scorsa stagione), con un ottimo controllo orientato che gli permette di saltare l’avversario diretto, l’uruguaiano ha nel tiro da fuori area e negli inserimenti due qualità che gli permettono di essere pericoloso nella trequarti offensiva.

Nel 3-4-2-1 con cui Sousa ha disegnato la Fiorentina in fase di possesso palla, Vecino ha svolto la funzione di interno di centrocampo al fianco del più geometrico Milan Badelj. Col croato che gli copriva le spalle, l’uruguaiano aveva la possibilità di muoversi in verticale per sfruttare le sue sopraccitate caratteristiche in zona offensiva.

Anche se a volte è stato impiegato dall’allenatore portoghese come uno dei due trequartisti, con il conseguente arretramento di Borja Valero, Vecino è sembrato più a suo agio partendo qualche metro più dietro, appunto come interno di centrocampo, posizione dove può anche dare una mano alla difesa in fase di impostazione e dalla quale può utilizzare la sua tecnica per aprire il gioco o effettuare lanci lunghi che (pur essendo un tipo di giocata nella quale può e deve migliorare), fanno comunque parte del suo repertorio (2.5 di media a partita).

Questo ovviamente non gli preclude la possibilità di essere utilizzato da No.10 ma questa opportunità andrà provata con maggior costanza prima di considerarla efficace: per far questo, Vecino dovrà quindi dimostrare sul lungo periodo di essere funzionale in un progetto tattico che lo vedrebbe partire spalle alla porta.

Nell’Inter che Spalletti sta forgiando col 4-2-3-1, l’opzione più probabile per l’utilizzo dell’ex gigliato è quella che vede Vecino schierato ancora nella posizione di interno in un centrocampo a due.

Si è parlato della possibilità di una mediana con l’uruguaiano e Borja Valero ma questa sembra una soluzione più adatta in caso di necessità o da utilizzarsi in talune circostanze piuttosto che una situazione base.

Infatti, Borja Valero è più a suo agio come trequartista mentre Vecino sembra aver bisogno al suo fianco di un centrocampista più abile in interdizione rispetto allo spagnolo. Questo perché l’uruguaiano non ha nella fase difensiva la sua qualità migliore e anche perché non sempre è veloce nel recuperare la posizione.

Ecco allora che l’idea di utilizzare un centrocampista più difensivo o uno più lineare come Geoffrey Kondogbia o Roberto Gagliardini appare come una soluzione maggiormente praticabile.

Altra opzione è quella di un passaggio al 4-3-3 con gli ex Fiorentina impiegati contemporaneamente come interni di centrocampo. Con Gagliardini, Kondogiba o un altro centrocampista davanti alla difesa, Borja Valero e Vecino godrebbero di maggior libertà di manovra e avrebbero più opportunità di inserimento nella trequarti offensiva.

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