A testa altissima. (Sul perché dobbiamo essere fieri di Brozovic e Perisic)

Brozovic e Perisic (e Modric)

Il sogno croato si è infranto, sul più bello.

Ma i sogni non si possono sempre trasformare in realtà. Solo qualche mese fa il nostro sogno di questa stagione, la qualificazione alla prossima Champions League, è diventato realtà a pochi minuti dalla fine. Oggi per Brozovic e Perisic è andata diversamente.

Dispiace sempre quando l’eroe non riesce ad avere successo in un’impresa contro il pronostico: perché questa è la storia che molti di noi vivono tutti i giorni, lottare contro la normalità, riuscire a farcela anche se è un casino, con il cuore e la fatica. Dispiace non solo per i nerazzurri, ma per l’impresa di una squadra underdog con diverse individualità di spicco (penso a Modric, primo della lista, ma anche al sorprendente Rebic) che non è riuscita a scrivere una pagina di romanticismo della Coppa del Mondo.

Non può sempre vincere il romanticismo, anzi, spesso vince il merito, la tecnica. E nonostante Modric, Perisic, Brozovic, e una Croazia eroica, a vincere questi mondiali è la squadra più forte.

A testa altissima

Nonostante la delusione, dobbiamo essere fieri di Brozovic e Perisic. Per i due singoli, e per l’insieme.
Fieri di Perisic perché vedendolo nelle partite della Coppa è sembrato di vedere di nuovo il Perisic più bello, la macchina atletica perfetta ma anche entusiasta e presente mentalmente. Quel Perisic che fa gol, che è mancato un po’ nella seconda parte di stagione nerazzurra. Nota tecnica, come detto anche da Spalletti qualche giorno fa, abbiamo visto anche un giocatore in grado di chiudere sul secondo palo, di venire con frequenza dentro il campo a concludere. E con quale qualità, questo è evidente – nonostante le parole di Sconcerti che gli preferirebbe Rebic. Lasciamo perdere.
brozovic e perisic
Brozovic
Fieri di Brozovic perché ha confermato di essere cresciuto. Non ho idea di cosa sia successo il giorno degli applausi sarcastici a San Siro, al momento della sostituzione nella partita contro il Bologna, dopo essere stato sommerso di fischi per tutta la gara. Come nel migliore copione, gli insulti (gratuiti, ndr) hanno fatto scattare la scintilla, o forse qualcuno gli ha parlato.
Forse un giorno lo scriverà nella sua biografia, ma in fondo chi se ne frega. Brozo ha dimostrato anche ai Mondiali di essere diventato un giocatore affidabile, di avere spazzato via il Brozovic da una partita perfetta e la successiva chissà. Il Brozovic bruco, nel 2018, è diventato farfalla. Ed è uno spettacolo.

La tradizione

Ma dobbiamo anche essere fieri di entrambi. Perché la stagione è alle porte (si parte il 19 agosto) e i segnali dai due croati sono al momento molto incoraggianti. La sconfitta in finale sarà pesante da digerire, sarà come una pallonata sulla bocca dello stomaco – vi è mai capitato di prenderne una? L’importante è ricominciare a respirare immediatamente, anche se poco a poco.

Dobbiamo essere fieri anche perché hanno portato avanti la tradizione dei giocatori nerazzurri in finale, che spesso hanno fatto gonfiare la rete nella gara più importante* della Coppa del Mondo.

  • 1970 (Messico) Boninsegna siglava il gol italiano nel 4-1 della sconfitta contro il Brasile
  • 1982 (Spagna) “Spillo” Altobelli segnava il terzo gol dell’Italia nella finale dei Mondiali vinta per 3 gol a 1 contro la Germania
  • 1986 (Messico) Rummenigge segna nella partita persa dalla Germania Ovest per 3-2 contro l’Argentina
  • 1990, nel mondiale delle “notti magiche” in Italia, Brehme segnava il rigore dell’1-0 finale con cui la Germania Ovest batteva il Brasile
  • 2002 (Giappone-Corea del Sud) Ronaldo (quello vero) si portava a casa la Coppa del Mondo con una doppietta: Brasile 2 Germania 0, purtroppo poche settimane dopo è successo quello che è successo
  • 2006 (Germania) Materazzi prende l’ascensore per il cielo e segna il gol dell’1-1 contro la Francia. Sappiamo tutti cosa è successo qualche ora dopo
  • 2018 (Russia) Perisic segna il gol del momentaneo 1-1, ridando speranza alla Croazia che perde 4-2 nella finale contro la Francia.
brozovic e perisic
Perisic

Sarebbe stato bellissimo vedere la Coppa del Mondo per la prima volta a scacchi rossi e bianchi (off topic: quanto è bella la maglia della Croazia?), ma va bene anche così. Noi siamo fieri lo stesso di voi, Brozovic e Perisic, perché avete onorato la maglia. Ora dovete solo fare lo stesso con quella nerazzurra, e portarla in finale di Champions League.

 

*Ci sono stati anche tanti flop nerazzurri in questi mondiali, ma questa è un’altra storia.

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