Immeritatamente, finalmente (the best of Inter – Fiorentina)

Alla Fiorentina gli si dice bravi, perché hanno fatto una grande partita, ma poi non gli si dice più nulla perché abbiamo vinto noi. 

(Luciano Spalletti)

Togliamoci subito il pensiero, senza troppi giri di parole: la vittoria di stasera è importantissima. Fondamentale. Immeritata. Una parola che non deve destare scandalo, anzi. Deve farci riflettere. Quando vinci due partite difficili, a cavallo tra il sabato e il martedì, hai compiuto un’impresa da grande squadra (giusto perché non ci piace citare il nome di quelli che stanno lì sopra e negli ultimi anni vincono spesso immeritatamente). Se a Genova il pareggio sarebbe stato un risultato bugiardo, stasera bisogna ringraziare Danilo D’Ambrosio che nel momento più difficile della partita ne ha cambiato l’inerzia. Il tutto in una serata piena di imprecisioni. Quelle snervanti di Vicino negli appoggi più semplici, quelle di Nainggolan nelle aperture, o di Asamoah nelle chiusure su Chiesa.

Ma poco importa, contano i tre punti. Che la serata potesse essere buona si è capito già sul calcio di rigore assegnato grazie alla Var. Il fallo di mani di Vitor Hugo c’è ma è molto meno evidente di quello che non è stato nemmeno visionato contro il Parma, ma tant’è. Ci eravamo abituati talmente male in queste prime giornate che non speravamo si scomodasse la Var per così poco. Così come, per dovere di cronaca, dobbiamo annotare un tentativo non riuscito di Asamoah di prendere due cartellini di fila in 3 minuti, sempre per falli su Chiesa, per fortuna non riuscito. È vero, la Fiorentina è tornata in partita grazie ad una sfortunata deviazione di Skriniar che ha beffato Handanovic (no, non diremo che è rimasto fermo anche stavolta, ma ricorderemo la sua grande parata su Simeone del primo tempo), ma nei 15 minuti successivi ha preso campo, creato numerose occasioni e forse peccato di presunzione visto che con un po’ di cattiveria in più avrebbe potuto anche andare in vantaggio.

Il pregio, il grandissimo pregio, è stato quello di restare in partita. E ribaltarla. In una serata storta per Perisic e Candreva ci ha pensato D’Ambrosio – secondo noi il migliore in campo – a mettere la firma sulla terza vittoria in una settimana. Tre vittorie impensabili fino a 10 giorni fa, ancora più importanti perché strappate con le unghie. E stasera anche con un po’ di fortuna. Immeritatamente. Finalmente.

The best of:

D’Ambrosio 7

Il gol è importantissimo, ma non solo quello. In una partita in cui i giocatori più tecnici – compreso il portiere della Fiorentina – sbagliano gli appoggi più banali, lui si erge. Sbaglia pure lui, ma chi se ne frega. Nel momento giusto la mette nell’angolino basso. Un gol che vale oro. E attenzione a banalizzare la sua prestazione come “generosa”, perché è anche molto intelligente.

Brozovic 6,5

Inutile tornare sull’imprecisione, perché stasera nessuno è senza peccato. Ma se ripensate alla corsa svogliata di un anno fa, quando a Sassuolo accompagnava Politano sul fondo senza provare nemmeno a intervenire e la confrontate con la punizione battuta stasera, da terra, per la voglia di ribaltare il fronte dell’azione, avrete idea della nuova dimensione di Epic Brozo.

De Vrij 6,5

Se Simeone ha toccato un solo pallone – quello sul quale è stato prodigioso Handanovic  – è merito suo e di Skriniar. La difesa ha ballato, ma mai centralmente. Mai dalle sue parti.

Chiesa 7

È vero, non gioca per l’Inter, ma chissà. In ottica nazionale è una bellissima notizia perché questo ragazzo è un grande talento. Forse il miglior italiano in prospettiva.

Da rivedere:

Vecino

Stasera non è in versione Garra Charrua, e nemmeno in quella “l’ultima parola è sempre degli uruguagy“. Spalletti gli da dire l’ultima parola a metà secondo tempo dopo l’ennesimo appoggio sbagliato. Capita, sei sempre in credito Matias.

Asamoah

Dopo il gol della Fiorentina inizia a soffrire Chiesa che gli va via due tre volte facendo innervosire il nostro, che gli rifila una manata e un calcione. Sulla prima l’arbitro è inflessibile, sul secondo gli va meglio. Buon per noi. Soffre troppo contro un avversario brevilineo e tecnico, ma resta un grande grandissimo acquisto.

Keita

Non incide pur entrando in partita con gli avversari già stanchi. A differenza di Perisic e Candreva (ingenerosi i fischi per lui) ha campo e non lo sfrutta. Si prende anche un cazziatone, meritatissimo di Spalletti. La sensazione è che non lo abbiamo ancora visto.

 

4 thoughts on “Immeritatamente, finalmente (the best of Inter – Fiorentina)

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  1. Io credo che tu sei un bravo scrittore sicuramente.Ma anche credo che capisci poco di calcio se mi dici che Candreva è stato il peggiore.Ma mi sono fatto un idea anche su di te.ciao ciao.

  2. Perdonami ma questa analisi della partita è imbarazzante sotto tutti i punti di vista.

    Rigore per noi generoso: ma stai scherzando? Non solo era nettissimo, ma ce ne era un altro a metà primo tempo su D’Ambrosio ancor più netto.
    Asamoah da espellere: anche qui stai scherzando voglio sperare. La prima ammonizione è totalmente ridicola e in ogni caso stiamo parlando di un giocatore (Chiesa) che, già ammonito, a fine primo tempo simula in area di rigore. Ma secondo il tuo punto di vista, il ghanese è stato graziato e l’italiano no.

    Vittoria immeritata è un altro concetto assurdo, la Fiorentina ha cominciato a giocare solo dopo il fortunosissimo gol del pareggio, fin lì era stato un dominio totale da parte nostra.

    Io odio Candreva con tutto me stesso, ma definirlo ieri in giornata no significa semplicemente non aver visto la partita.

    Qui siamo in piena sindrome di Stoccolma.

  3. Ciao Cristiano,
    devo ringraziarti per il commento su Danilo…da quando è arrivato all’ Inter è sempre stato sottovalutato dai tifosi come se farlo giocare fosse una grande concessione. Ho sempre rispettato la sua professionalità, il suo impegno, la sua umiltà, il suo carattere in campo. Ci mette sempre cuore (nerazzurro) e testa. Non sarà un fuoriclasse ma per fare di 11 giocatori una squadra ci vogliono anche quelli come lui.
    Grazie Danilo e complimenti, io ti ho sempre apprezzato sapevo che sarebbe arrivato il tuo momento.
    Cinzia

    Forza Inter! Sempre e comunque!

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