Nella sede juventina
hanno in mente una sol cosa
ed il gobbo il capo china
e ci pensa senza posa
Non è vincer lo scudetto
non è già giocare corto
non è più gonfiar il petto
non è mai pensar al Porto
Sono in testa nettamente
hanno pur vinto con noi
non importa proprio niente
e lo spiego adesso a voi
Se persino John Elkann
fa il tifoso da osteria
qui vi dico, porco can,
che la Gobba è da isteria
Non rilassano la mente
non si godono il primato
gli interessa solamente
l’interismo più avanzato
Siam la lor dolce ossessione
e ci sognano di notte
siam la lor maledizione
(e speriamo che vi fotte)
La cultur della sconfitta
ecco l’ultima invenzione
che a noi provoca una fitta
mentre avviamo la minzione
La sconfitta, cari gobbi,
a noi piace come a voi
qui nessun mette gli addobbi
se si perde prima o poi
Ma in Italia c’è un andazzo
che è un po’ vecchio come il mondo
(e a parlarne già m’incazzo
mica faccio il girotondo)
La Juventus, lo san tutti,
in un tempo assai recente
(e noi giù con peti e rutti
che a Torino li si sente)
con manovre assai proibite
sistemava le sue cose
e noi lì a soffrire e dire
“senza spine non son rose”
All’oscuro tutti quanti
noi, cugini, lupi e viola
si tiravano giù i santi
mentre là facean la ola
Vincer facile piaceva
(e tte credo brutte merde)
con il gobbo che rideva
che comunque l’Inter perde
La cultur della sconfitta
infilàtela nell’ano
noi, la schiena sempre ritta,
non si andava mai lontano
La sconfitta arriva lesta
se una squadra fa i maneggi
e alle altre cosa resta?
du’ vittorie e tre pareggi
Quando v’hanno retrocessi
brutti ceffi maledetti
quelli fatti sempre fessi
han ciapà cinque scudetti
E nell’anno più fatato
mentre voi assistevate
il triplete qui è arrivato
tutto insieme, mica a rate
Quando vincere si può
l’Inter c’è (o almen ci prova)
altrimenti è un qui pro quo
e la gatta qua ci cova
Siete forti, brutti gobbi
e sarete ancor campioni
ma sappiate (è quasi un hobby)
che mi state sui coglioni
Stile zero, facce brutte
un’accolita di stronzi
qui sospettano un po’ tutte
ora chiamo anche Tom Ponzi
Elkann Nedved e Marotta
Agnellino zebra e mulo
ve la dico in una botta?
ve n’annaste a fare in culo
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