Ora che arriva la Lazio i #telavevodetters son pronti a menare il loro colpo più duro, a scatenare tutta l’euforia nichilista, l’istinto lungamente represso. Acquattati nei loro rifugi per quattro mesi, dapprima aggressivi e pronti a mordere per ogni stop sbagliato, per ogni giocata lenta, per le vittorie poco convincenti contro le piccole e per il possesso palla insoddisfacente, si sono progressivamente defilati, delusi dal buon inizio di stagione e dalla vittorie sempre meno faticose, dalle giocate precise ed efficaci e dagli stop improvvisamente precisi. Ora, dopo tre sconfitte brutte e pericolose, son tornati e sono in grande spolvero.
I #telavevodetters hanno iniziato la stagione accreditando l’Inter di un sesto posto o poco più, poi son stati i primi a gridare al miracolo scudetto e ora come ovvio che fosse sono davanti a tutti anche nello sdegno, furibondi con società, giocatori, pubblico, venditori ambulanti di bibite, tramvieri e chiunque abbia meno di sei gradi di separazione da San Siro.
Serve ripetere loro che l’obiettivo di questa squadra resta il quarto posto? No.
Serve ricordare che il mercato si è bruscamente inceppato ai primi di luglio e che con quello che c’era si tenta di far nozze? No.
I #telavevodetters sono implacabili, vivono fino in fondo la realtà virtuale, il fondale mobile che si adatta a ogni lagna, a tutte le lamentele possibili, purché confortino la loro teoria originale. Quale poi sia la teoria originale non importa, per inversioni a U ne troveranno sempre una che funziona.
Ma cerchiamo un approccio scientifico: quante categorie di #telavevodetters nerazzurri esistono?
- #telavevodetters catastrofista – “Io te l’avevo detto che sarebbe finita così. Lo sapevo da tre anni, da quando Moratti ha venduto a Thohir. Un mio amico lavora in Banca e un giorno l’autista del giardiniere di Thohir è passato di lì per chiedere un prestito personale per comprarsi una Smart. Quel mio amico che lavora in Banca sostiene che questo sia un pessimo segno, che ai tempi di Moratti l’autista del suo giardiniere le Smart le comprava in contanti e via, tac. Ora Thohir vuole soldi dai cinesi, che non ne mettono più perché se no Kim-Jong bombarda la Corea del Sud e non vogliono prendersi quella responsabilità. Moriremo tutti. Te l’avevo detto io”
- #telavevodetters tecnico – “Io te l’avevo detto che Spalletti non era quello giusto. I suoi cicli durano quattro mesi, ho un amico romanista che conosceva bene il barista sotto casa di Spalletti a Roma, dice che ha pessimi rapporti con i giocatori e che li allena solo per quattro mesi, poi cerca di convincerli a fare altro, tipo iscriversi con lui a un corso di Zumba o sedurre donne attempate nell’orario di lavoro. È un peccato, ci voleva gente più matura e solida tipo Valcareggi o Pozzo, gente senza grilli per la testa. Te l’avevo detto io”
- #telavevodetters complottista – “Ausilio lavora per la Juventus, lo sanno tutti. A volte collabora anche con il Milan. Dici di no? Spendere quasi 100 milioni per Gabigol e Joao Mario ti pare sano? Te l’avevo detto io” (a questo #telavevodetters è difficile dare torto, nda)
- #telavevodetters dianetico – “I nostri cinesi non sono cinesi veri. Son cinesi finti, taroccati da altri cinesi, a loro volta meno cinesi di quanto saremmo portati a credere. I cinesi veri sono quelli del Milan, altrimenti perché avremmo perso ieri? Te l’avevo detto io”
- #telavevodetters misantropo – “Ranocchia è il peggior giocatore della storia dell’Inter. Handanovic è il peggior giocatore della storia dell’Inter. Brozovic è il peggior giocatore della storia dell’Inter. Nagatomo è il peggior giocatore della storia dell’Inter. L’Inter è il peggior giocatore della storia dell’Inter. Te l’avevo detto io”
- #telavevodetter opportunista – Luglio: “Compriamo Cristiano Ronaldo”, agosto: “Non comprano nessuno, siamo ridicoli”, settembre: “Siamo mica male, squadra gagliarda”, ottobre: “Abbiamo un culo spaventoso ma siamo lì, potrebbe finire”, novembre: “Non era culo, vinceremo scudetto e Champions”, dicembre: “Non comprano nessuno, siamo ridicoli, te l’avevo detto io”
Se conosci un #telavevodetters fai un beau geste, annuisci in silenzio e fingi di dargli ragione. Sarà felice lui che ci crede, starai meglio tu che non sei costretto a porgli la madre di tutte le domande:
ma tu, perché tifi Inter?
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