Altissima, purissima, Ninjissima

Nainggolan è stato in discoteca. Bum! Non è servito a granché il fatto che il mondo fosse un po’ distratto da ponti che cadono, navi che non attraccano, attrici maggiorenni che trombano con attori minorenni e offrono – entrambi – imbarazzanti e differenti versioni sui fatti, partite in streaming che si incantano come vecchi 78 giri con i solchi incrostati. No, Nainggolan è stato in discoteca. Scandalo. E delusione. Perchè qui al nord ormai si dava per scontato che il Ninja, nel tragitto da Roma a Milano, avesse deciso di dire basta alle notti brave e avesse cambiato vita, tipo Claudia Koll o Paolo Brosio. E invece no. Sarà una stagione di merda e moriremo tutti. Curiosamente, proprio mentre circolavano in rete  le foto del Ninja con una faccia da calci in culo seduto in discoteca vicino a Fabrizio Corona – diciamo così, circostanza in sè riprovevole -, il giocatore molto famoso di una nota squadra del Nord Italia con maglia optical diffondeva la foto inedita della sua bella famigliola: fidanzata e quattro figli di cui tre di madre ignota, prodotti non si sa come e con gravidanze in suggestiva contemporanea tra pancioni ufficiali e pancioni ufficiosi, circostanza diciamo così in sè riprovevole ma chi se ne frega, 10 milioni di like e tutti a dormire. Non come Nainggolan, che non dorme e va in discoteca e retrocederemo e moriremo tutti male e giù merda. Ma poi, sant’iddio, che cosa è mai successo? Vestito come un rapper prima di un regolamento di conti e un po’ rozzo nei modi, il nostro Ninja non ha mai letto il galateo di Lina Sotis ed è un pelino meno elegante di Lord George Bryan Brummel. Però è un bravo ragazzo. Sì, ok, è andato in discoteca alle 2,15 di notte (prima dell’una è da sfigati, lo sanno anche all’asilo) e ci ha trovato Fabrizio Corona (che è un po’ come andare al supermercato e trovare Pablo Escobar: sfiga). Ma il resto? Era infortunato, non avrebbe giocato eccetera eccetera. Era con la moglie (che è un po’ come andare in discoteca prima dell’una). Ci è stato mezz’ora – secondo il rigoroso e circostanziato comunicato della discoteca di Dalmine – e ha bevuto solo un’acqua minerale. Ecco il punto: è così che il Ninja si erge a icona del Terzo millennio, della vita semplice e dello sport pane e salame. La minerale. Chi di voi – sfigati – non si è mai fatto 100 km (50 all’andata e 50 al ritorno) alle due di notte per bere un bicchiere di minerale? E’ in questa sua generosità intellettuale – magnificenza, la definirei – che insiste la chiave dell’intera vicenda. L’Inter non lo ha multato, e perchè mai avrebbe dovuto farlo? Perchè ha preso la moglie e l’ha portata a bere una minerale in un privè? Non vorrete mica paragonarlo ai festini di Adriano, o alle 96 birre di Maicon? Resta quella faccenduola del dito medio. Nell’audio si sente uno che in un finto romanesco gli dice di andare a casa perchè deve giocare. Una banalità. In realtà al Ninja sono fischiate le orecchie per ore, e non per la musica troppo alta. Nel prendere atto (con indulgenza o incazzatura, questo non importa) della non-notizia della discoteca, migliaia – forse milioni – di interisti hanno colto l’occasione per ricordargli una cosetta: che da lui, dalla sua cazzimma e dai suoi garretti, dipende molto del destino di una stagione intera, la nostra. Che se lo stampasse bene in testa. E lui, per tutta risposta – un dito medio col sorriso – ci ha mandati affanculo ma con affetto, come per dire: “Lo so, e non vi dovete preoccupare”. Preoccupazione, tzè. Qui, caro Ninja, più che altro si vive nel terrore. Segati dal Sassuolo, attesi dal Toro, e con l’Uomo della provvidenza che – fuori da un mese per una distrazione – si distrae in discoteca, avremmo bisogno di certezze, punti, gol, cose così. Mancano solo 37 partite dalla fine del campionato, Ninja: riduci le distrazioni (muscolari e non), muovi il culo e la minerale te la portiamo a casa noi col furgoncino della Frisia.

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