di Tommaso de Mojana
Una salutare e primaverile passeggiata di salute: lo spareggio per l’Europa League (guai a chiamarlo diversamente) si traduce in questo.
Rimpianti (nostri) e rancori (loro, anzi suoi) fanno il resto, le polemiche per una volta le lasciamo da un’altra parte: al minuto 2 si rischia la prima panolada per il mancato giallo a Zukanovic, al 15 la seconda per il solo giallo a Toloi su Icardi lanciato a rete.
Poi si può decidere se tirare fuori i fazzoletti o gli artigli (chiamiamoli artigli) e quindi se fare 1-3 o 7-1. Non è così semplice ok, ma oggi è andata così.
Handanovic: sul 5-0 pensi “può riaprirla solo lui”. prendi il 5-1 e lo dici, trovando terreno fertile: “al decimo del secondo tempo siamo 5-3”, sospirano di fianco me. Non succede, ma la vittoria del Napoli tiene a portata l’obiettivo di poter reclamare una squadra che giochi la Champions senza giocarci. Voto 6
D’Ambrosio: scusate, non volevo, non pensavo, non avrei mai creduto né potuto…ecco…se continua così merita la Nazionale. Scusate. Non volevo, l’ho fatto. Voto 7
Medel: l’idea di metterlo dietro nasceva soprattutto dallo sfinimento nel vederlo giocare in mezzo al campo. E invece è pure bravo… voto 6,5
Miranda: annienta il temutissimo Papu. Essersi liberato in un colpo solo di Nagatomo e Murillo non gli par vero. Galvanizzato. Ahhhhh quel cartellino a Bologna… voto 7
Ansaldi: oggi somiglia finalmente al giocatore che abbiamo comprato, o almeno, che avevamo in mente di aver comprato. Non gli fosse venuto mal di testa con Anderson in coppa Italia forse ci saremmo risparmiati l’esperimento della difesa a 3,5. Oggi è attento dietro ed efficace in fase di spinta. Voto 7
Kondogbia: alzi la mano chi aveva dato torto al simpatico Gasp che aveva dichiarato “non lo cambierei alla pari con Kessiè”. Oggi vince lui alla stragrande. Si presume che la sua valutazione sia stata fatta a seguito di partite di questa sostanza e spessore. Con D’Ambrosio in azzurro lui può vincere il pallone d’oro in un paio d’anni. Voto 7
Gagliardini: io spero che di notte spari le cerbottane alle vecchiette dalla finestra di casa. Se così non fosse sarebbe l’uomo perfetto: umile, sorridente, intelligente, lo abbracceresti solo perché esiste. Dopo tanta sfortuna sotto porta trova anche il secondo gol di fila. Ho cancellato il pezzo in cui facevo paragoni e ulteriori proclami. Voto 7,5
Candreva: sembra sempre un po’ scocciato, in eterno conflitto con i compagni di reparto e forse anche con se stesso. Vuole segnare e non essere sostituito, gli riesce solo la seconda, ma i due cioccolatini a Banega la chiudono al 35’. Voto 7
Banega: signori, questo avrà qualche problema di adattamento al nostro calcio, qualche mancanza caratteriale e forse persino tattica. Ma Ever Banega è uno dei campioni più grandi della nostra rosa, punto. Si chieda scusa se non lo si pensava, ci si gonfi il petto se “l’avevo sempre detto”, poco conta. Voto 8,5
Perisic: ciao Ivan, come stai? Dov’eri oggi? Non ci crederai ma abbiamo asfaltato l’Atalanta… Come dici, eri in campo? Sì? Si fa per scherzare eh. Voto 5,5
Icardi: giocatore totale, impressionante come abbia imparato a fare reparto da solo senza aver perso l’istinto del bomber. Sembra migliorato anche sui rigori (ammesso che serva). inutile, ogni volta, dover nominare chi gli rema contro, lui si porta a casa il pallone, voi no. Avanti così, Capitano. Voto 8,5
Joao Mario: entra per regalare la standing ovation a Banega e per confermare, nei 20 minuti che gioca, di non star passando un momento magico. Voto 6
Palacio: perché lui e non Gabigol? Perché, ne siamo certi, il Trenza dimostra impegno e dedizione in settimana superiori al folkloristico compagno. Voto sv
Eder: pochi minuti, potrebbe timbrare il cartellino ma è murato da Berisha. Voto sv
Pioli: da quando siede sulla nostra panchina, con le piccole non ne ha steccata una. Forse anche per questo oggi l’Atalanta si sente piccola piccola. Vedremo contro il Napoli, intanto ripristina il modulo “giusto” e la squadra vince e finalmente diverte. Si faccia chiarezza subito sul prossimo anno, il ritmo del buon Stefano è da Champions. Voto 7
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