Escalation: Atto I – La Capitale

(Da Wikipedia) Per escalation (in italiano traducibile come “scalata”) si intende un processo di crescita progressiva e accelerata di un fenomeno o di un evento.

Immaginate di dover raccontare a qualcuno il momento in cui si trova l’Inter. Immaginate di doverlo fare cercando di cambiare scenario. Immaginate di dover spiegare a cosa si va incontro nei prossimi 11 giorni, tra campionato e coppa. Si comincia con la Roma, si prosegue con la Juventus, poi il dentro o fuori con il PSV. La definizione di escalation è perfetta, intesa come crescita di progressiva difficoltà e importanza.

Escalation: Atto I – La Capitale

“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”

Per questa storia l’incipit di Guerre Stellari necessita di qualche adattamento. Poco tempo fa, in una nazione un po’ lontana… l’FC Internazionale Milano ha perso l’occasione di qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League, perdendo per 1-0 contro il Tottenham. Le polemiche sono state (e sono ancora) tante, tra i mal di pancia del Lato oscuro della Forza, che vuole rovesciare Spalletti perché torni a regnare il caos, e la comprensione del Lato chiaro della Forza, il quale saggiamente ricorda che un anno fa a questo punto ci si vedeva al bar per vedere quella degli altri, di Champions League. I primi non possono non vedere la realtà dei secondi, i secondi non possono non vedere le oggettive difficoltà mostrate a Wembley.

Il primo ostacolo è la Capitale. Ritrovare la vittoria dopo una sconfitta viene più semplice se l’avversario è il Frosinone e non la Roma, il concetto di base è questo.

I ma sono per chi vede sfavorita la Roma: le partite tra big sono una storia a sé. La Roma gioca in casa, e sappiamo che il pubblico ha un ruolo fondamentale. Siamo bravissimi a perdere quando siamo favoriti.

I però sono invece per chi vede l’Inter come nel mezzo di una strada impossibile da percorre e per cui – esagero – Spalletti sarebbe da esonerare subito. La Roma è veramente obiettivamente messa male, quindi non dovrebbe essere una partita difficile sul piano fisico e tattico quanto quella di Londra; insomma, dovrebbe essere più facile giocare. L’Inter ha già dimostrato di poter giocarsela a Roma, da cui lo scorso anno si tornò a casa con 3 punti con un 1-3 in rimonta.

Non solo garra

La Capitale è il primo atto di questi 10 giorni di ordinaria follia. La stessa ordinaria follia motivo per cui tanti amano l’Inter. La stessa ordinaria follia che ti fa passare in due mesi da “nessuna pretesa, è già tanto essere in Champions” a “passiamo tranquillamente” a “abbiamo sprecato l’occasione”. Non è questione di testa, non è questione di risultati, non è questione della tanto acclamata garra. Il punto è che in campo ci sono anche gli avversari, e che anche loro vogliono portare a casa il risultato, a prescindere da assenze e coppe europee.

“La forza è con me. E io sono con la forza.” Chirrut Îmwe, il monaco guerriero di Rogue One, ripeteva questa frase. L’Inter ha dimostrato più volte nel corso di questa prima parte di stagione di saper gestire la tensione, le partite difficili, di riuscire a fare tesoro della tensione e della difficoltà. Si veda l’esordio in Champions con il Tottenham, giusto per fare un esempio importante. Non siamo una squadra programmata per vincere oltre tutto come la Juventus o il Real Madrid, ma siamo una squadra che è in crescita, tecnicamente e per gestione della tensione.

La forza è con noi, e noi siamo con la forza. Che la partita con la Roma sia un primo momento positivo nell’escalation verso il PSV.

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