Ci è andata di lusso, gli è andata di lusso. Tra queste due affermazioni, entrambe vere, è racchiusa tutta la gara, perché se è vero che nel palleggio ci sono stati superiori (e anche nei tiri), be’, noi siamo quelli che vanno a prendere il pallone dopo il gol. E non dobbiamo temere nessuno. Handa... Continue Reading →
Gramsci e l’ottimismo della volontà di Asamoah. A sinistra c’è vita
Che l’Internazionale (Socialista) perdoni la mia infamia. Perché compio un abominio. Scomodo Antonio Gramsci. Come un Diego Fusaro qualsiasi.Ne prendo in prestito una frase, masticata nel corso di un secolo di storia e diventata motto, slogan, molto spesso aria (come in questo caso).La frase è questa: il pessimismo dell’intelligenza, l’ottimismo della volontà.E poco importa se... Continue Reading →
Uno, cento, mille Rafinha. Chievo-Inter prima dell’aperitivo
Che cosa resta di Chievo-Inter? Due sensazioni. La prima: sembra che stiamo arrivando a fine campionato con la lingua di fuori come un husky sotto l’ombrellone (gesti apotropaici per tutti). La seconda, forse legata a doppio filo con la prima: che se abbassiamo ritmo e intensità andiamo in difficoltà nel gestire la partita, fosse anche… Continue Reading →
Cinque “sensibili” sì e cinque “insensibili” no. Anche con il Cagliari
Per voi cinici, che avete una discarica a cielo aperto al posto dell’organo muscolare cavo, per voi, che marcite nelle vostra insensibilità, eccezionalmente daremo lustro a un vecchio format di questo blog: cinque cose sì e cinque cose no. Cinque cose sì. Icardi. Lo si mette al primo posto perché ha condensato in questa gara… Continue Reading →
JM e la descrizione di un attimo (Moyes, ti voglio bene assai!)
Non so quanto David Moyes si sia documentato negli ultimi sei mesi, ma lo ringrazio pubblicamente. Gli sono debitore. Perché il tecnico del West Ham non mi ha abbandonato in questa valle di lacrime a pelare cipolle. Perché se mi sono sbagliato nella valutazione calcistica di Joao Mario, lui, se possibile, mi ha superato. Joao… Continue Reading →
Gli ultimi dieci metri di “Wannabe” Brozo che non riesco più a perdonare
A un certo punto si ferma. Fateci caso. C’è un lasso di tempo infinitesimale in cui lui si blocca. Come se avesse fatto abbastanza, come se dieci metri in più fossero stati troppi, come se nel calcio bastasse solo il dovere, una pura questione di forma. Ecco, come se scendere in campo a Reggio Emilia… Continue Reading →
Più tenaci della Xylella, più enigmatici della congettura di Poincaré (Inter-Torino, chi sì e chi no)
Potevamo dissolverci. Non sarebbe stata la prima volta. Non è successo. Potevamo andare all’arrembaggio. Abbiamo preferito ragionare. E giocare. Potevamo perdere. Era un film già visto. Abbiamo cambiato sala. Per la prima volta dopo tanti anni la sensazione di solidità, tattica, atletica, tecnica, che viene fuori dalla squadra non è solo rinfrancante ma una certezza…. Continue Reading →
Il cugino di Yuto e lo stile Shabby Chic di Luciano
Settantacinque minuti a palla di fuoco, quindici a chiappe strette. Ed eccoci in testa. Per una notte, ma siamo sopra. Abbiamo affrontato Napoli, Roma, Sampdoria, Milan, Roma, Fiorentina e siamo lì. Imbattuti, tra l’altro. Ci staremo tanto? Ci staremo poco? Chi se ne frega. Luciano dice che è tutto nella normalità. E io gli credo…. Continue Reading →
“Lo spirto guerrier ch’entro ci rugge”. Le pagelle (in ritardo)
“Forse perché della fatal quïete tu sei l’immago a me sì cara vieni o Sera!”. Ecco, lo scorso campionato ci eravamo lasciati così. Come un Ugo Foscolo qualsiasi che guarda al proprio divenire senza speranza alcuna. Quieti, ammansiti, sconsolati al nostro inevitabile declino. Illusi e sbatacchiati avevamo accolto l’arrivo di Luciano da Certaldo con un… Continue Reading →
Un duro. Che duri. Sperando che “qualcosa dalla sfera esca fuori”
Ascoltare Luciano Spalletti da Certaldo in una qualsiasi conferenza stampa, come quella di presentazione, è come immergersi nella lettura dell’Ulisse di James Joyce (per chi lo ha amato venerdì 16 è il Bloomsday). Stesso flusso di coscienza ininterrotto, stessa assenza di punteggiatura, medesimi salti logici, cambi di soggetto, evoluzioni mentali e un avviluppato processo cognitivo… Continue Reading →