“Lo spirto guerrier ch’entro ci rugge”. Le pagelle (in ritardo)

“Forse perché della fatal quïete tu sei l’immago a me sì cara vieni o Sera!”.

Ecco, lo scorso campionato ci eravamo lasciati così. Come un Ugo Foscolo qualsiasi che guarda al proprio divenire senza speranza alcuna. Quieti, ammansiti, sconsolati al nostro inevitabile declino. Illusi e sbatacchiati avevamo accolto l’arrivo di Luciano da Certaldo con un distacco da hidalgo, un disincanto da cortigiana. Mitigato, è vero, da una pre-stagione ad altissimo livello, ma sempre con un imperturbabile scetticismo.

E poi è venuta Inter – Fiorentina.

Più di una semplice partita di inizio campionato. Un test: sulla nostra carica emotiva, sulle nostre capacità tecniche, sulla qualità del gioco, sulle scelte della società. E se dalla gara dobbiamo trarne una morale, se dobbiamo ricavarne un insegnamento da lasciare ai posteri, è che il nostro “spirto guerrier” dentro ci “rugge” ancora.

Quest’anno giochiamo a pallone. E se reggiamo fisicamente, come avrebbe detto il Sommo Foscolo nelle sue “Poesie”, sono cazzi per tutti.

Handa – Bravo
Se per una grande parete serve un grande pennello, per una grande squadra serve un grande portiere. Le sue manone ci lasciano illibati e casti. Però, inutile, illuderci. Prima o poi torneremo a incazzarci con lui. Quanto meno è partito con il piede giusto.

yuto

Yuto – Nagatomo
Per me il cognome è già una descrizione, un voto, uno modo di giocare, uno stile del calcio. Giochi alla Nagatomo, crossi alla Nagatomo, difendi alla Nagatomo, corri alla Nagatomo. Calcisticamente amo Yuto più di quanto possa amare clinicamente le mie emorroidi. Umanamente, invece, mi sta molto simpatico (sia messo agli atti). Però da tempo vorrei vederlo altrove. Luciano da Certaldo ha voluto che rimanesse. E chi sono io per dire di no? Domenica ha avuto due fasi. Una in cui correva molto senza combinare un cazzo e un’altra dove non combinava un cazzo ma correva molto. Gil Dias gli ha fatto tre tunnel. (Yuto te quiero).

Skriniar – Distinto
Esce dalla difesa con la stessa grazia di Lurch della famiglia Addams. Però, minchia, ha personalità, posizione, fisico, rabbia. Il ragazzo è una roccia. Sicuro negli anticipi, non teme di portare palla, fa a spallate con tutti. Soldi ben spesi.

Miranda – Abbondante
È lui, lo conosciamo. Luciano lo fa giocare a sinistra. Fa bene anche lì. Dovrà rifiatare, prima o poi. Urge uno che possa prenderne il posto.

D’Ambrosio – Sufficiente
Soffre il secondo tempo. Ma spinge sempre, esce dal campo sfinito e non è più tremebondo come un tempo. Per me basta a strappare una sufficienza piena.

Borja – Sublime
È il miglior centrocampista puro della Serie A. la definizione non è mia. E’ di un giornalista sportivo, commentatore di Sky, tifosissimo della Fiorentina. Non abbiamo mai avuto uno come lui. Uno in grado di dettare i tempi del pressing, ricoprire due ruoli in uno, toccare e far girare la palla in quella maniera. No, magari c’è anche stato, ma vederlo giocare mi riempie talmente tanto di gioia che non ragiono più. Accanto al tempio di Stonehenge, la sua parabola calcistica resta un mistero che neanche Voyager può decriptare.

Vecino – Bravino
Inserimento, interdizione, gioco. Matias è in grado di fare bene le tre fasi di un centrocampista. Recupera, scambia, si butta. Se abbassa il tiro quest’anno ne fa un canestro. Se, poi, tatticamente si fa più accorto può diventare una perla rara.

inter fiorentina

Brozo – … +
Il giudizio mettetelo voi. Io aggiungo il più. Per l’impegno. Per la sorpresa di vederlo in campo dall’inizio. Poteva segnare, il Brozo, gli è andata male. Poteva. In una parola un’intera carriera.

Gagliardini – Si applica
Potrebbe ritagliarsi il ruolo di frangiflutti (come De Rossi, per esempio). In attesa si mastica un po’ di panchina. Ma il Gaglia è uno sveglio. Apprende velocemente. Luciano non potrà che fargli bene.

Jm – Ottimo ma non abbondante
Il suo ingresso strappa la partita da un’inerzia malevola. Dà ritmo e assist là davanti. Gli manca il senso della porta. Con quello sarebbe un crack.

Perisic – Molto bene
Luciano è aggrappato a lui come Salvini alla Isoardi. Non gli importa se flirta con qualcun altro. Vuole solo lui. Il croato fa e disfa come vuole. Corre e sbaglia tanto. Però mette voglia. Fa un recupero da settanta metri da far impallidire Bolt.

Candreva – Roba forte
È una sorpresa anche lui. Tatticamente almeno. Segno che Luciano il mestiere suo lo sa fare. Si accentra molto in un ruolo da trequartista, meno finte, meno cavallo pazzo, più concreto.

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Eder – Robusto
Dà forza alla squadra lì davanti. Quest’anno farà molto comodo. Se Perisic e Candreva continueranno a migliorare sul piano tattico non mi stupirei di venderlo anche dietro a Maurito.

Maurito – Irresistibile
Ed era fuori forma.

Luciano – Tigre
Il nostro miglior acquisto. Ha rimesso in moto il nostro orgoglio, e non è poco. Sabato torna nella patrie galere romane. Vedremo di che pasta sarà fatto.

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