Il 18 dicembre del 2010 Stefano Pioli era l’allenatore del Sassuolo, in Serie B. L’Inter invece era ad Abu Dhabi a vincere la finale del Mondiale per Club contro il Mazembe, nella partita diventata famosa per l’addio di Benitez, auto-esoneratosi in conferenza stampa, più o meno alla stregua di Lippi nel 2000 e di Mancini nel 2008, ma almeno dopo una vittoria. L’unico reduce di quella partita è Biabiany, che suggellò il successo con la rete del 3 a 0 e che oggi ha passato il secondo tempo a riscaldarsi. Nel giorno in cui il Real Madrid soffre tremendamente per superare i giapponesi del Kashima, noi giochiamo una discreta partita contro il Sassuolo e ci portiamo a meno 6 dal terzo posto e a meno 15 dalla vetta. Ma sì, meglio essere ambiziosi. Le pagelle, prima della pennichella pomeridiana.
Handanovic
Non so a voi, ma quando mette il cappellino a me Handa emoziona. Ricorda uno di quei portieri anni ’70, incuranti del loro look. Gioca una partita stranamente tranquilla, nella quale viene chiamato poco in causa, e quando succede risponde come sa. Respingendo. Voto 6,5. Nostalgico.
Ansaldi
Partita ordinata la sua. Mantiene la posizione, si sovrappone sporadicamente e quasi mai creando grattacapi ai suoi dirimpettai neroverdi. In linea con una stagione senza infamia e senza lode. Ma di questi tempi va bene così. Voto 6, arruolato più che abile.
Miranda
Negli ultimi 10 minuti è quasi commovente. Mura Iemmello due volte, a modo suo. Fatemi pensare che lo fa apposta, al quarantesimo, a liberare l’area di porta, ad Handanovic battuto, tirando una pallonata in faccia al centravanti del Sassuolo e procurandosi una rimessa dal fondo. Voto 7,5. Ingegnere.
Murillo
Non è cattiveria, ma nel primo tempo innesca tre contropiedi del Sassuolo sbagliando tre appoggi in fase di impostazione. Poi si riprende, lentamente, e gioca anche lui un buon finale di partita quando c’è da difendere. Voto 5,5, ma che fatica.
D’Ambrosio
Sapete che vi dico? Che oggi Dambro mi è piaciuto. Zero problemi sulla sua fascia, massimo controllo della partita. Poi mi sono accorto che al Sassuolo mancava mezza squadra, ma questa è un’altra storia. Voto 6,5. Pulito.
Candreva
Come sovente accade da quando indossa la maglia dell’Inter (forse anche da prima), sembra svogliato e indolente. Poi però mette in mezzo un bel cross per Icardi e decide la partita all’inizio del secondo tempo. E non è la prima volta. Quello che sa fare, sa farlo bene. Voto 7,5. Decisivo.
Felipe Melo
È chiaro che questo ragazzo farà sempre fatica a farsi apprezzare dai tifosi avversari. Gioca una partita rude, sporca ma meno cattiva del solito. Finisce ugualmente con l’essere espulso, ma è un espulsione piuttosto ragionata, che arriva durante il recupero. Non è bello da vedere, forse addirittura meno bello di Medel, ma è molto utile. Voto 6,5 odioso (per gli altri).
Brozovic
È uno di quei quattro – cinque giocatori anomali di questo campionato. Anomali perché dovrebbe giocare in Premier o che so, nel Bayern Monaco. Oggi gioca ad una marcia in meno rispetto alle ultime partite, ma è comunque un giocatore di un altro livello. Voto 7, epico sulla fiducia per le prossime.
Perisic
Si mangia due gol e ci costringe a soffrire fino all’ultimo secondo. Ma come si suol dire “è bravo a farsi trovare lì, davanti alla porta”. Verissimo. I gol più tenerli per un’altra occasione. Voto 6,5 pungente.
Joao Mario
Da quando c’è Pioli si è spostato molto più avanti. È un pedalatore champagne, alterna bei tackle a giocate di classe. Un giocatore a suo modo unico. Prende un’ammonizione evitabile, che lo costringerà a saltare la Lazio, più per orgoglio personale (deve assolutamente recuperare un pallone che ha perso) che per effettiva utilità. Ma fa parte del personaggio. Voto 6,5. Unico.
Icardi
Oggi è nella versione “attaccante generoso”. Categoria che fa incazzare qualunque attaccante, figurarsi Icardi. Eppure sfiora il gol di testa e ci mette la zampa nella rete di Candreva. Voto 6, più utile che decisivo. Comunque bello.
Banega
Non so a voi, ma a me manca tremendamente la classe di Banega, le sue giocate (anche quelle inutili) delle prime giornate. Mercoledì, senza Melo e Joao Mario gioca lui. È ora Ever. (Senza voto).
Gabigol
Gioca tre minuti ma si vede che muore dalla voglia. Pur di toccare un pallone ne gioca uno a fuorigioco già fischiato e con Consigli che sta solo aspettando di riprendere il gioco. In ogni caso annotiamo il suo primo giallo. Sempre una prima volta è. Ripassiamo la prossima volta per il voto.
Pioli
Sei anni fa allenava il Sassuolo, oggi la squadra che quel giorno trionfava nel Mondiale per Club. Ne sembra orgoglioso, e tanto basta. Aver rivitalizzato il centrocampo è stato, ad oggi, il suo lavoro migliore. Voto 6,5 e avanti con fiducia. Ah Mister, mercoledì c’è la Lazio. È la sua partita, facciamo sì che sia anche la nostra.
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