Nuovo Cinema Purgatorio

Il calcio non ha bisogno di partite a tavolino e risultati decisi dal giudice sportivo.

Ma non ha nemmeno bisogno di mani in faccia, né di fratture maxillo facciali simulate con un occhio al cartellino.

Il calcio dovrebbe finire undici contro undici, lottando con i muscoli e con la mente finché triplice fischio non ci separi.

Oggi abbiamo visto 45 minuti di calcio bellissimo, con un’Inter bellissima, nella quale il vantaggio era meritato e addirittura elegante. Da lustrarsi gli occhi. Poi una distrazione da parte del giocatore più triste in campo, una serie di sfortunati eventi e uno spettacolo che è andato a sfumare in un secondo tempo che di bello ha avuto ben poco.

Quando la sceneggiatura è così, difficilmente arriva il lieto fine. Eppure nel primo tempo c’erano degli Oscar da distribuire, perché si era visto un gran Vidal, la luce di una bella LuLa piena, un De Vrij sempre puntuale. Tanto che il finale poteva sembrare scontato, sicuramente non noioso (non ci siamo abituati), ma comunque segnato; tanto che c’era da aspettarsi ancora un qualche piccolo intoppo che potesse riaccendere la trama, una apoteosi così lunga non si sarebbe vista nemmeno in un avventuroso hollywoodiano degli anni ’90.

Il secondo tempo è un susseguirsi di casualità che solo il peggiore degli sceneggiatori avrebbe potuto mettere assieme. La storia finisce con un un triplice fischio, senza più colpi di scena, senza eroi né sconfitti, come quei film che iniziano incollandoti alla poltrona e poi finiscono lasciandoti la sensazione di aver buttato via un’ora e mezza che avresti potuto spendere meglio. Molto meglio.

Nemmeno i pop-corn erano buoni. Perché in bocca rimane l’amaro.

One thought on “Nuovo Cinema Purgatorio

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  1. Purtroppo immaginavo un finale del genere. Peraltro l’arbitro aveva fretta di ristabilire l’equilibrio numerico in campo. Dico la mia : Perisic un pesce fuor d’acqua, che gioca per poterlo rivendere a gennaio ad un buon prezzo. Bastoni che oggi, salvo due sortite in avanti (la prima delle quali se perdeva palla eravamo fritti) non faceva altro che passare palla indietro (e questo lo so fare anch’io). Skriniar che ci fa perdere non uno, ma due o tre tempi di gioco, oltre a non avere i piedi buoni per poter impostare lui l’azione. Gagliardini una buona ed una cattiva.
    Mentre in panchina abbiamo D’Ambrosio e El Ninõ Maraviglia che meriterebbero sempre la prima squadra. Mi dispiace, ma oggi i cambi sono arrivati in leggero ritardo rispetto alle necessità. E mi fermo qui.

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