Gli eroi inattesi

Nelle storie più belle, i protagonisti diventano eroi un po’ per caso, un po’ per necessità. Frodo, Luke Skywalker, metteteci voi il vostro eroe preferito. Noi, stasera, ne abbiamo qualcuno, descritto da Michele Tossani.

Sono gli insospettabili, quei giocatori che hanno dato tutto per la causa e dai quali, a inizio stagioni, pochi ritenevano si potesse tirar fuori così tanto di buono.

Francesco Acerbi. Chiamato a sostituire l’infortunato e poi partente Škriniar nell’annata peggiore di de Vrij, Acerbi si è dimostrato essere molto di più che un uomo di fiducia di Inzaghi. Ha risposto sempre presente quando schierato titolare, sia come perno centrale che come terzo di sinistra della linea arretrata interista.

All’interno di una squadra che ha una delle età medie più alte della Champions (28.4) il trentacinquenne Acerbi ha mostrato non soltanto qualità difensive (35 intercetti, 74 duelli aerei vinti) ma anche in possesso: con 1529 è l’interista ad aver provato più passaggi in campionato (con l’89.9% di successo), a riprova della sua importanza nella fase costruttiva di una squadra che fa del primo possesso l’arma per attirare il pressing avversario e generare così delle transizioni artificiali.

Mkhitaryan. L’armeno era arrivato a inizio stagione come prima alternativa del terzetto titolare in mezzo al campo. Con Çalhanoğlu spostato in cabina di regia per sostituire l’infortunato Brozovic, Mkhitaryan ha conquistato più minuti del previsto, confermandosi importante per la fase offensiva della squadra. Lo si è visto chiaramente nel derby d’andata, non soltanto con l’inserimento in avanti che ha prodotto la seconda rete interista, ma anche in tutta un’altra serie di situazioni nelle quali l’armeno si è dimostrato fondamentale, sia con la palla (aiutando costruzione e sviluppo dei nerazzurri) sia senza (allargandosi per portare via Tonali in modo da aprire linee pulite di passaggio verso Džeko a Lautaro).

Se poi da Džeko e Dimarco ci si poteva attendere il buon contributo che hanno dato, pochi erano pronti a scommettere sull’efficienza mostrata da Matteo Darmian. Nella partita di una settimana fa Darmian ha colto più volte di sorpresa il Milan andando ad attaccare in avanti alle spalle di Calabria. L’esterno dell’Inter si fa però trovare pronto anche in fase di prima costruzione, come valvola di sfogo esterna contro la pressione avversaria.

Non stiamo parlando di un giocatore qualitativo come Achraf Hakimi o Ivan Perišić ma comunque di un giocatore utile offensivamente (80% di passaggi riusciti in Champions) e molto utile difensivamente. Non a caso è l’interista ad aver registrato più tackle in campionato con 29.

Anche dal contributo di questi eroi nascosti sta passando la stagione dell’Inter di quest’anno.

Qualcuno è stato accolto da alternativa economica, qualcun altro anche con scetticismo, nessuno da eroe.

Eppure sono qui, a giocarsi la semifinale più inaspettata della nostra Storia. E noi a sostenerli. È a loro che va la nostra gratitudine.

Forza ragazzi!

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