Se volessimo dar retta a Jakob Bernoulli la prossima sfida contro l’Empoli al Castellani sarebbe già scritta. Se applicassimo il suo teorema, “la legge empirica del caso”, conosciuta come “legge dei grandi numeri”, al match contro i toscani potremmo benissimo andare in ciabatte. Una passeggiata senza storia, un risultato già acquisito.
Che dice il teorema di Bernoulli?
Più o meno descrive il comportamento della media di una sequenza di una variabile casuale ripetendo un numero imprecisato di prove , tutte caratterizzate dalla stessa distribuzione di probabilità. In sostanza, e Bernoulli mi perdonerà, più prove facciamo più otterremo una media precisa sul comportamento di quella variabile. Nel nostro caso la variabile è la partita contro l’Empoli (al Castellani) mentre le probabilità sono i risultati.
Se dovessimo mettere in fila, dunque, i match passati per ricavarne una media, avremmo un quadro piuttosto chiaro.
1)L’Inter è la squadra contro cui l’Empoli ha perso più partite (16) e subito più gol (47) in Serie A.
2) L’Empoli ha ottenuto un solo punto negli ultimi otto match di Serie A contro l’Inter. In cinque di queste sfide i toscani non sono riusciti a segnare.
3) Gli azzurri sono rimasti a secco in tutte le ultime quattro partite di campionato contro l’Inter al Castellani, dopo che avevano trovato la rete in tutte le precedenti sette.
4) Una vittoria e un pareggio per l’Empoli nelle ultime due giornate: i toscani non riescono ad inanellare tre risultati positivi di fila in A da gennaio (1V, 2N).
5) L’Empoli è l’unica squadra a non aver ancora segnato su azione in questa Serie A.
6) Solo due gol segnati dai toscani finora: le ultime tre volte che hanno segnato così poco nelle prime quattro giornate sono sempre retrocessi (2008, 1999, 1988).
7) L’Inter è la squadra della Serie A 2016/17 con il possesso palla medio più alto (61%).
8) L’Inter è anche la squadra che ha guadagnato più punti da situazione di svantaggio, ben sette: un pareggio con il Palermo e le due vittorie in rimonta con Pescara e Juventus.
9) Saponara non ha mai trovato il gol nelle ultime 24 gare di A: nelle precedenti 30 ne aveva realizzati 12.
10) Icardi ha preso parte attiva a 6 degli ultimi 7 gol dell’Inter contro l’Empoli in campionato: 4 reti, 2 assist.
(Queste statistiche Opta sono frutto di un selvaggio e truffaldino “copia e incolla” dal sito di Eurosport. Lo ammetto, ma non mi pento)
Eppure Jakob Bernoulli non ha mai visto una partita di calcio (e non avrebbe potuto dato che nacque poco dopo il 1650 in Svizzera) e non sa che come spesso la sua legge applicata a questo gioco sia inefficace come un cross di Santon dalla trequarti.
Con l’Empoli, al di là di teoremi, sarà una partita dura. Vi butto lì una manciata di ragioni.
Viene dopo l’abbuffata contro la Juventus. Non siamo solo fisicamente stanchi (oggettivamente abbiamo corso come quei disperati pronti a comprare, prima di tutti, l’I-Phone 7 scontato) ma il rischio è anche quello di sentirci appagati, soddisfatti, gonfi. Nelle gambe potremmo essere pesanti, nella testa un po’ vuoti. Starà a Frank, che in conferenza stampa ha sfoderato un italiano accettabile per rimorchiare la ganza del locale, compattare il gruppo. La Juve era un obiettivo da grosso calibro, qui si spara di precisione.
A centrocampo facciamo una piccola rivoluzione. Non di modulo. Se Frank non mente per pretattica, al Castellani rivedremo il 4-2-1-3 utilizzato con la Juve. Con JM nel ruolo di Banega e Kondogbia (così pare anche se il ragazzo è sparito dal radar, ma non voglio prendere in considerazione l’idea che possa giocare Melo) in quello di JM. La differenza non è poca. Banega ha la stessa velocità che ho io quando trascino il carrello alla Coop, però tocca un’infinità di palloni, distribuisce, pensa e soprattutto fa anche assist. Nelle prime giornate era anche molto impreciso, con la Juve è ha migliorato moltissimo. La sua assenza peserà nella costruzione di gioco.
Nelle quattro partite di campionato siamo sempre partiti con l’handicap del gol subito e non siamo riusciti mai a segnare il primo tempo. In tre occasione abbiamo recuperato (e in due vinto) ma la nostra capacità a difenderci migliorerà solo gradualmente, quando avremo (si spera) assimilato movimenti e recuperato giocatori (Ansaldi). A Empoli siamo ancora in mezzo al guado. Il rischio che rivedremo certe amnesie c’è.
Ho un debole calcistico per Riccardo Saponara. Mi piace come si muove in campo e come fa muovere la squadra. Lo scorso anno ha fatto cinque gol e una decina di assist e ci ha fatto soffrire non poco nella stentata e fortunosa vittoria per uno a zero (gol di Icardi). Nelle partite con Chievo e Pescara abbiamo sofferto giocatori con caratteristiche simili (Birsa e Verre).
Il rischio che ci dia fastidio è alto.
Anche se, personalmente, ho fiducia nella matematica.
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