5 motivi molto interisti per ritenere la Spagna ‘poco simpatica’

Massimo Moratti ci ha insegnato che i sentimenti troppo forti non sono eleganti. Non la passione sfrontata né l’odio facevano parte del suo bagaglio critico, bensì sfumature di emozioni gentili, in punta di penna, garbate.

Per Massimo Moratti le cose bellissime erano molto simpatiche, quelle entusiasmanti simpatiche e quelle davvero odiose poco simpatiche, indugiando sulla P labiale e sulla doppia dentale finale.

SimPaTTico.

Il calcio non è una guerra, lo ripetiamo di continuo su queste pagine e torna utile per scrivere della partita di stasera. La Nazionale si gioca tutto in Spagna, contro un avversario snobbato per un’eternità e ora temuto come nessun altro. La Spagna del gioco frenetico e perfetto, dei calciatori-soldato, tutti allenati alla stessa velocità di pensiero. Ripartiamo da una bellissima vittoria agli Europei e dal pareggio casalingo di queste qualificazioni, due partite molto diverse con allenatori molto diversi.

Ma qui non ci occuperemo di tattica, questo è un post simpatico e ci possiamo permettere di affrontare il tutto da una prospettiva estremamente interista, faziosa e insensata.

Ecco i 5 motivi per cui riteniamo la Spagna un avversario poco simpatico.

1. Sergio Busquets

Questo è un futile motivo ad personam. Che giochi o meno, il centrocampista del Barcellona si è guadagnato sul campo l’imperitura qualifica di nemico del popolo nerazzurro. Le sue svenevoli giravolte, le simulazioni, le proteste estemporanee e nervosette sono ben impresse nella nostra memoria. L’occhietto aperto durante la scena madre per far espellere Motta resta negli annali delle brutture calcistiche (sì, lo sappiamo, lo hanno fatto anche illustri interisti ma qui non si parla di loro). Busquets è molto molto poco simpatico.

2. Santillana.

Se siete giovani lasciate perdere e passate oltre, non potete capire. Santillana è l’incubo di noi interisti di quasi-mezza-età. Entrava sul più bello, quando sembrava avessimo finalmente eliminato il Real Madrid, giocava cinque minuti e regolarmente segnava, calpestando le nostre speranze e i sogni. Vecchio e cattivo, brutto non saprei, Santillana era molto poco simpatico.

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3. La rissa di Valencia

Era il 6 marzo 2007 e quel cazzotto vigliacco di David Navarro a Burdisso bruciò più dell’eliminazione. Perfino il serafico Toldo perse completamente le staffe, lui e quel galantuomo di Cruz che mai abbiamo visto agitarsi tanto. Un episodio molto molto molto poco simpatico.

4. Il Villareal

Non tanto la squadra in se, quanto la sensazione di terribile frustrazione e impotenza che ci rimase addosso dopo il doppio turno di Champions, legati alle bizze di Veron e alla sua lite per privatissimi motivi con Sorin. Il Chievo di Spagna è un bruttissimo ricordo. Poco simpatico.

5. Il Tiqui Taca

Aver sconfitto l’Impero del Male nel suo momento di massimo fulgore non ci emenda dal raccontarlo e ricordarlo sempre come nemico naturale e feroce. Memento, sempre. Ricordiamoci che questi hanno tentato di rovinare il calcio raccontando che non fossero Messi, Xavi e Iniesta ma un sistema di gioco a fare la differenza. Decisamente poco simpatico.

PS Poi però uno pensa a Luisito Suarez e gli torna il sorriso, un sorriso Molto Simpatico

 

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