Apprendiamo dai media che gli estremi difensori altrui si chiamano portieri e il nostro, quello dell’Inter, si chiama Culo. Scusandoci per lo scivolone poco elegante che questo comporterà, non vogliamo tuttavia contraddire la tesi dominante e da qui in avanti ci uniformeremo.
Ne approfittiamo quindi per fare i nostri migliori complimenti a Culo, discontinuo negli ultimi anni ma molto concentrato in questa stagione. Un Culo presente a se stesso, elastico, in gran forma. Un Culo nel pieno della maturità agonistica, che per ora tiene chiusa la porta. Un Culo ermetico.
L’importanza di chiamarsi Culo (scusa Samir, lo facciamo per loro)

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