Peccato che don Gabriele Amorth si sia spento, appena qualche mese fa, all’età di 91 anni. Un esorcismo su questa squadra non ci starebbe affatto male. Pioli spariglia le carte. Ed è un bene. La sfiga spariglia le carte di Pioli. Ed è un male. Finisce in parità. E, per una volta, questo risultato ci sta stretto come la vecchia maglia che indossavi al liceo.
Handa 6
Nella prima mezzora ce l’eravamo proprio dimenticato. Alla fine della partita torna negli spogliatoi con parate zero (quella su De Sciglio o Bacca non sono neanche catalogabili come tali) e gol subiti due. Ultimamente lo vediamo spesso aggirarsi nell’area di rigore avversaria come un secolo fa il comunismo in Europa. Di solito non è un bel segnale. Questa volta ci porta bene.
Ansaldi 5
È come un assioma matematico. Chiunque calchi quella zolla di campo (intesa come fascia bassa di difesa) improvvisamente si trasforma in brocco. Con il Milan è toccato ad Ansaldi, in costante imbarazzo con Suso (lo voglio ripetere: Suso). Pioli lo sostituisce con Nagatomo. Questo basterebbe per chiedere, rimborsato dall’Asl, un anno di analista. La prossima partita aggiriamo la sfiga. Piazziamo due terzini a destra e vediamo che succede.
D’Ambrosio 6
Le campane suonino a festa, che si sgozzi l’agnello più grasso: D’Ambrosio prende una sufficienza. Per due ragioni: la prima è che siamo stati minacciati fisicamente dal suo procuratore, la seconda è che, in effetti, non commette nessuna vaccata di rilievo e questo ci riempie il cuore. Dalla sua ha un cliente non facile come Niang. Lo controlla, lo annusa e ogni tanto lo morde. L’intesa con Candreva funziona, soprattutto perché funziona Candreva. Arriva spesso in area avversaria, anche se poi si perde neanche fosse alla stazione metro di Tokio.
Medel (6,5)
Il voto è tra parentesi perché gioca mezzora prima di farsi la bua a un ginocchio. Io da lì, in mezzo alla difesa a far coppia con Miranda, non lo sposterei più. Esperienza, mestiere, capacità di lettura dell’azione. Come cantavano i Pooh in “Tanta voglia di lei” il suo posto è là. Con il Cile lo fa da tempo. Pioli, a sorpresa, lo prova. E fa bene. Se insiste ci togliamo dalle palle Murillo.
Murillo 5 (Il maledetto è entrato al posto di Medel)
Apro un contest. Scrivetemi quando è stata l’ultima partita decente di Murillo. Ditemelo, vi prego, perché nella vita ho bisogno di certezze. Io non me ne ricordo neanche una. Al primo che risponde una cassa di birra Club Colombia. Quando l’acquistammo dal Granada la leggenda narrava che avesse fermato sia Messi sia Ronaldo. Forse era suo fratello, magari ha un gemello che ha murato vivo da qualche parte. Aiutatemi a capire perché lo si considera(va) forte. È un mio limite, sono due anni che ci provo ma non ci riesco. Il secondo gol del Milan lo prendiamo perché trasforma un comodo rinvio di testa in un sciatto appoggio di petto. Liberiamocene, lasciamolo in autostrada, diamolo in prestito, vendiamolo a tranci come i tonni, ma toglietemelo dalla vista.
Miranda 5,5
Mi piange il cuore ma farsi dribblare da Suso (lo voglio ripetere: Suso) in area ti toglie le attenuanti generiche e apre il processo per direttissima. Senza questa sciocchezza (che mi è costata almeno la scomunica di Santa Romana Chiesa) fa la solita partita di enorme intelligenza difensiva. Avrebbe meritato un voto in più, ma la ferita di Suso è troppo profonda.
Kondogbia 6,5
È la piacevole sorpresa di questa serata. Fa coppia a centrocampo con Brozovic con il croato chiamato spesso a impostare. Questo gli permette di guadagnare qualche metro di campo quando il Milan cerca di ripartire e di allungare ovunque le sue lunghe zampe. Commette spesso gli stessi errori che avevano avvelenato il fegato al povero De Boer (lo scarico dietro quando pressato di spalle) ma tutto sommato lotta e corre come i tempi del Monaco. Se è questo, bentornato.
Brozovic 6
L’epic è meno epic delle ultime gare. Pioli lo mette un po’ più basso per portare Kondogbia a spegnere sul nascere i contropiedi del Milan e dare a Joao Mario le possibilità di fare il cazzo che vuole lì davanti. Brozo ce la mette tutta, anche se non è proprio il suo ruolo, e alla fine la sufficienza la merita.
JM 6
Dovrebbe fare quel cazzo che vuole ma mica lo fa tanto bene. Pioli lo piazza tra Candreva e Perisic per non fare morire di solitudine Maurito. Ci riesce a metà. Spesso indugia troppo con il pallone pensando di essere rimasto a Lisbona. Ma qui, anche se piove, tira un’altra aria. Fa un recupero da antologia su Suso (lo voglio ripetere: Suso). Una piccola annotazione: a me JM piace da morire e ne sono stato anche un entusiasta cantore, ma mi chiedo se per quel ruolo specifico non sia meglio il piccolo Ever Banega. Così, la butto lì.
Jovetic (6)
Entra al post di Brozovic, fa un sacco di casino ma senza combinare nulla di sensazionale. Quando lo si vede giocare sembra di assistere a un concerto di Goran Bregovic. Esci e non capisci una minchia di quello che è stato suonato, ma sei felice lo stesso.
Candreva 7,5
Non solo il gol (era ora), tatticamente è ovunque. Prende per mano D’Ambrosio e lo accompagna come il nipote con il nonno al parco. Tira in porta e quasi sempre è per fare male. Fino a questo momento sono i soldi che abbiamo speso meglio.
Perisic 7
Le grandi occasioni della serata passano tutte dalle sue parti. Infila solo l’ultima, all’ultimo. Se avesse buttato dentro quelle precedenti avremmo commentato un’altra partita. Grande movimento e solita immensa corsa. La vera seconda punta è lui.
Icardi 5,5
È solo come un randagio, un ramingo, un errante. Nell’area di rigore del Milan è più solo di un venditore di porchetta nella piazza della Mecca. Gli arrivano masticabili solo pochissimi palloni, ma ormai dovrebbe essere abituato. Eppure due comodi li avrebbe. Il primo lo cicca in maniera sbilenca, il secondo, su cross basso di Perisic, non imprime l’accelerazione giusta. Mauro, te lo dobbiamo dire, noi siamo come Wanda, ci piaci quando la butti dentro.
Yuto (6)
Entra al posto di Ansaldi felice come il primo giorno alla Pinetina. Ha il pregio di smascherare il bluff Suso (lo voglio ripetere: Suso). Bastava stargli solo più vicino.
Pioli 7
Sulla fiducia. Perché contro il Milan di motivazioni ce ne erano a pacchi. Gli spostamenti di Medel e Kondogbia le sue intuizioni più apprezzate, oltre che il suo tifo giovanile. Vediamo se durano. Il tempo, se ne hai, qualche risposta la dà. Crederci non costa nulla.
Dai 5,5 ad un difensore che é stato umiliato da uno che consideri una pippa(Suso appunto),quasi alla stregua di Messi con Boateng???…A parte che così pippa non é(ti consiglio di riguardarti i 2 gol a tal proposito…),e comunque per la figura ridicola che ha fatto Miranda,merita minimo 5,se non 4,5 .Icardi ha avuto 2 palloni buoni in tutta la partita e gli ha sprecati malamente.Merita 4,5 anche lui.
ciao massimo, grazie del commento. il bello delle pagelle è proprio questo: ognuno ha le sue. io reputo, come ho scritto mille volte, che miranda sia l’elemento cardine della nostra difesa, come icardi lo è nell’attacco. è difficile prescindere dall’uno e dall’altro al di là di un singolo errore. su suso ti dico che è buon giocatore, ma tra altri mille. il fatto è che molto spesso siamo noi a trasformarli (come nel caso di Birsa) in campioni. ciao, buona giornata.
Secondo me la prossima inverte Brozovic con Joao Mario. Brozovic, a fare quel cazzo che vuole più avanzato, è meglio di Joao. Che ne pensate?
Si, ma Gabigol? 2 punte sarebbe un male?
Non condivido il voto su Icardi.
Zero passaggi, zero sponde, due gol facili sbagliati.
E’ largamente il peggiore in campo, vero fantasma in mezzo ad una squadra che magari non gli dà tanti palloni… ma ne ha due solo da spingere in rete sul destro e li cicca miseramente.
Ad essere ottimisti il suo voto di oggi è 4,5.
Ieri una partita da attaccante della primavera all’esordio in prima squadra.