Dichiarazione d’amore per Rafinha, campione vero

Certe volte mi è risultato difficile inquadrare subito un calciatore, capirne le qualità e le eventuali mancanze, altre volte invece mi sono bastati poche giocate per avere un'impressione che poi col tempo si è confermata giusta. Quando ho visto Rafinha toccare i primi palloni con la maglia nerazzurra addosso (nelle partite con Crotone e Bologna,... Continue Reading →

Pastore, il gregge e l’idiosincrasia per i 3 punti (psicopatologia di una squadra che non sa più vincere)

9 partite, quasi due mesi (per la precisione 56 giorni, escludendo anche la sosta invernale di inizio gennaio) senza riuscire a portare a casa una vittoria. Partite giocate bene a metà e poi perse, rigori sbagliati, pareggi concessi agli avversari negli ultimi minuti a causa di disattenzioni banali. Il bestiario interista degli errori di dicembre... Continue Reading →

Disfa la valigia, Joao

Negli ultimi 2 mesi abbiamo assistito alla scomparsa quasi definitiva di Joao Mario dal campo da gioco. Che fine ha fatto il portoghese, quello che nel Portogallo Campione d'Europa faceva il fenomeno e che è stato pagato quanto una ventina di Ferrari Enzo? Forse si è convertito difensore e qualche ha preso il posto di... Continue Reading →

Responsabilità e appartenenza (ovvero come fraintendere Spalletti anche quando non si dovrebbe)

Capire Spalletti quando affronta un discorso qualsiasi sul calcio è un'impresa difficoltosa, lo abbiamo scritto più volte. Le mille digressioni, qualche neologismo tirato fuori qui e là (il "serpentesco" con cui oggi ha definito Icardi però è mondiale), le parole a profusione che fuoriescono dalla sua bocca quando gli si fa una qualsiasi domanda, l'eloquio... Continue Reading →