La dura sconfitta interna subita dall'Inter ad opera del Parma nell’ultima partita di campionato non rappresenta la premessa migliore per il ritorno dei nerazzurri in Champions League, competizione dalla quale il club meneghino mancava dalla stagione 2011/12.Per Spalletti e per i suoi uomini una vigilia quindi carica di tensioni, con rumors insistenti che danno il... Continue Reading →
I ragazzi del ’93
Non è ancora passata una settimana da Inter-Hapoel Beer Sheva. No, bisogna ricordarlo, perchè tutto assume automaticamente una dimensione diversa. Non trionfale, nè eccessivamente autoindulgente. Diversa. In sei giorni siamo riemersi dallo sprofondo battendo la Juve a San Siro (certo, nella partita più brutta degli ultimi 30 anni, come si è premurato di ribadire Allegri… Continue Reading →
Educazione artistica (un capolavoro a settimana)
L’Ascensione di San Mauro (Anonimo, dipinto su vetro, circa 2016)
Memorabilia #4 – Il centrattacco ha da puzza’
Il 14 settembre 2013, giusto tre anni fa, in un’altra prematurissima Inter-Juve (sempre alle 18, ma di un sabato), al minuto 73 Ricky Alvarez si produsse in un numero straordinario, quasi soprannaturale: lui, non propriamente un lottatore, andò il tackle su Chiellini e lo vinse. In quel momento, allo stadio o sul divano, milioni di… Continue Reading →
Esoneriamo de Boer, vendiamo Icardi al Napoli, vergogniamoci! (le pagelle di Inter – Juventus)
Frank de Boer sa che deve avere una grandissima pazienza. Chissà quante volte se lo ripete, chissà quante si impone il mantra dell’uomo che ama più il lavoro delle chiacchiere: non perdere la calma, non innervosirti, non perdere la calma. Ma soprattutto caro e santissimo Frankie non deve essere facile non rispondere alla valanga di minchiate… Continue Reading →
Vi prego, restate così
Noi – noi interisti dico – lo sappiamo bene che quello della pazza Inter non è solo uno stereotipo calcistico, e nemmeno uno slogan molto comodo per la Gazza (due parole di cinque lettere, manna dal cielo per grafico e titolista). Del resto, come non tirarlo fuori (lo stereotipo) se nel giro di tre giorni… Continue Reading →
Memorabilia #3 – Non mi togliere
Quando vinci, scegliere il gesto (il momento, il punto di svolta) simbolo della partita è più facile. Ripensando a Pescara, sarebbe scontato esaltare la splendida torsione di Icardi per il gol del pari (che se non avesse trascorso un’estate da Wando e si chiamasse Hicardin o Icardowski, forse qualche titolo in più l’avrebbe guadagnato). Oppure,… Continue Reading →
Cozza Inda
Si possono affermare, più o meno serenamente, due cose altrettanto vere: 1) questa squadra e il suo allenatore hanno bisogno di tempo, probabilmente molto; 2) pur con tutta la pazienza di questo mondo, non si può non vincere con questo Palermo, no, no e poi no. Quindi, dopo essersi contraddetti nel breve volgere di due… Continue Reading →
Cose che non racconteremo ai nostri nipoti (le pagelle di Inter – Palermo)
Kondogbia – Per Kondogbia vale la regola di Sara Tommasi. Lo guardi e pensi che non gli mancherebbe niente. Ha il fisico, il passo e la potenza. Per questo non capisci come possa ridursi a girare porno amatoriali con i camionisti invece che recitare con Kevin Spacey. Ma non c’è risposta. Kondogbia è un macello, c’è di buono che non ha ancora incominciato a farsi fotografare nudo per combattere l’usura bancaria – voto 4
Non andiamo a comandare (pagelle di Chievo – Inter)
Handanovic – Si scalda benissimo, è molto alto ed elegante, para bene i tiri del preparatore e quelli di Carrizo. Nei 95 minuti gli tocca buttarsi all’indietro per alzare un colpo di testa da 40 metri ma riesce a riconsegnare la divisa pulita. Incolpevole o quasi sui due gol. Voto 6 (7,5 nel dopopartita, quando finalmente prende posizione contro… Continue Reading →