Settanta minuti in apnea, poi Icardi…

L’Inter conquista tre punti importantissimi al termine di una partita a dir poco sofferta, nella quale per 70′ circa non era riuscita ad avere la meglio su una Roma decisamente migliore.

Spalletti parte col classico 4-2-3-1 schierando Gagliardini al fianco di Vecino in mediana con l’avanzamento di Borja Valero nel ruolo di trequartista. Il tecnico di Certaldo sarà poi bravo a cambiare una volta accortosi delle difficoltà di questo centrocampo ma la scelta iniziale aveva una sua logica: l’inserimento dell’ex atalantino aveva probabilmente lo scopo di blindare maggiormente la zona davanti alla difesa con un giocatore un po’ più difensivo, in grado di coprire i tagli degli esterni giallorossi e le avanzate di Nainggolan.

Borja Valero trequartista non è poi una novità, avendo lo spagnolo già giocato in quella posizione nella Fiorentina (anche se Paulo Sousa schierava due trequartisti e non uno solo in fase di possesso palla) . In quella posizione l’ex viola può sfruttare la sua capacità di creare superiorità posizionale muovendosi oltre la linea dei centrocampisti avversari.

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Borja Valero ha grande capacità nel farsi trovare oltre la linea del centrocampo avversario

Tuttavia, nei primi 45′ di gioco questa soluzione non funziona. La Roma è corta e stretta, copre gli spazi più che pressare e chiude quasi sempre le linee di passaggio e la profondità ai tre centrocampisti nerazzurri.

Nel secondo tempo Spalletti cambia, inserendo Joao Mario nella posizione di Borja Valero e arretrando il centrocampista spagnolo in mediana, a far coppia con Vecino. Si ripristina quindi il duo centrale visto all’opera contro la Fiorentina nella prima giornata con Borja Valero e Vecino che hanno il compito di prendere palla dalla difesa collegandola col centrocampo e l’attacco, dando fluidità alla manovra.

La Roma si allunga perdendo le distanze fra i reparti e questo favorisce il lavoro di Joao Mario (che, con le sue accelerazioni, riesce a trovare quella profondità mancata nel primo tempo). L’Inter comincia a controllare la zona centrale del campo dalla quale alla fine avranno origine il 48% (15) delle azioni offensive della squadra. In spazi lunghi cresce anche l’apporto di Perisic. Il croato diventa pian piano un fattore (3 assist) mettendo a nudo le difficoltà di Juan Jesus ad interpretare un ruolo non suo (terzino destro), difficoltà che nel primo tempo, grazie all’ottima fase difensiva di squadra, i Giallorossi erano riusciti a mascherare bene.

In questo contesto risulta più facile per i Nerazzurri trovare Icardi. L’argentino non è un No.9 che gioca con la squadra ma un finalizzatore che ha bisogno che la squadra giochi per lui. Alla fine Icardi tocca 21 palloni ma soltanto 8 in zone pericolose. Nonostante ciò, a riprova delle sue qualità, riesce a tirar fuori due gol (su 5 tiri effettuati), 7 passaggi positivi e una sponda.

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L’errore in uscita di Fazio con Icardi che punisce la difesa giallorossa

Alla fine l’Inter riesce a trovare tre punti che, alla luce dei primi 70′, sembravano insperati. C’è, ovviamente, da lavorare su diverse cose per Spalletti. L’intera fase difensiva andrà registrata meglio, con lo stesso Skriniar che ha fatto un passo indietro rispetto alla convincente prestazione della prima giornata.

Nel video qui sopra vediamo come i Nerazzurri non coprano adeguatamente la palla in possesso di Nainggolan, con Dzeko che si infila nello spazio compreso fra il centrale slovacco e D’Ambrosio.

Icardi va coinvolto maggiormente nella manovra offensiva: questo non vuol dire trasformarlo in un centravanti di manovra (caratteristiche che non ha) ma cercare di convogliare verso l’argentino quanti più palloni possibili.

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La passmap di @11tegen11 ci mostra i flussi di gioco nerazzurri

Da risolvere anche la questione Gagliardini con Spalletti che dovrà cercare di riportare il giovane centrocampista sui livelli mostrati nei primi mesi dopo il suo approdo a Milano. Se invece il ragazzo dovesse ripetere prestazioni come quelle della parte finale dello scorso campionato o come quella contro la Roma, per l’Inter si aprirebbe un grave problema in mezzo al campo. Infine, si spera che il mercato porti in dote almeno un terzino. Sia Nagatomo che D’Ambrosio infatti sono apparsi ancora una volta in evidente difficoltà.

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