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Perché il Tardini è il Tardini
Che la giornata non sarebbe stata normale l’avevo capito fin dal pomeriggio, quando in treno ero a pochi sedili da Pardo: lui avrebbe commentato, io lo avrei ascoltato, e che questa partita sarebbe stata un treno da non perdere si rendeva palese chilometro dopo chilometro. Poi arriva la finale del

Il giorno della Marotta
Il primo Giorno della Marotta venne osservato a Punxsutawney, in Pennsylvania, il 2 febbraio 1887. Funziona così, Marotta esce dalla tana e se vede la sua ombra, si spaventa e torna indietro sarà una stagione terribilmente dura e senza soddisfazioni. Se Marotta esce dalla tana, non vede la sua ombra

Poteva andare peggio
di Luca Paladini Poteva andare peggio. Tipo una nevicata d’altri tempi a metà partita che ci obbligava a rimanere chiusi dentro San Siro fino a domenica in attesa del temibilissimo Bologna. Invece c’è andata di lusso. Solo quattro ore al gelo per vedere mezzo tiro in porta, ottocento passaggi indietro

La semifinale non c’è
HandanovicC’è, ovunque, di mano o di ginocchio, in sicurezza o con un miracolo, impeccabile, puntuale. Nella serata in cui in troppi non ci sono lui c’è, c’è tantissimo. Ed avrebbe tutto il diritto di portare la mano all’orecchio per invocare una meritata ovazione. Avete notato quante volte è stato battuto

Beppe Baresi, nerazzurro perbene
di Ivano Steri È il 22 maggio 2010. A Madrid, l’Inter ha appena conquistato la terza Coppa dei Campioni della sua storia – adesso si chiama Champions League, ma la sostanza è la stessa: i nerazzurri, dopo 45 anni di attesa, sono di nuovo sul tetto d’Europa. Sul campo, a

Ho chiuso gli occhi e ho visto il gol di Ranocchia
Il cross da corner, perfetto; il volo, altissimo; e quella frustata di Andrea Ranocchia che ha spedito il pallone esattamente in quell’angolo dove il portiere non sarebbe mai potuto arrivare. Il replay è parte della poesia, perché mette tutti i tasselli al proprio posto: il salto, il volo, lo sguardo






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