Inter – Bologna, le pagelle

Santon che recupera un pallone impossibile, lancio sulla testa di Ranocchia che è solo. Dai, Andrea. Dai. Regalati sto sogno. Andrea la colpisce troppo bene, e il pallone finisce fuori. Frank e Orlando non ci credono, si buttano sull’erba di San Siro con la loro camicia bianca e i completi buoni. Gli diamo una simbolica pacca sulla spalla. Siamo abituati ragazzi, pensavate davvero che la vincevamo così? Al ’95?

Le nostre pagelle:

Handanovic

Indossa un cappellino molto anni ’80 e si fa un po’ sorprendere sul tiro di Destro, ma è bravo su Taider a dieci minuti dalla fine. Sarebbe stato un brutto colpo. Merita un sei politico, ma vederlo esultare sui gol mi da speranza. Voto 6,5.

Santon

È il solito Santon: si arrabatta con mestiere fino a quando il telecronista non ci ricorda che il bambino ha 25 anni. E allora ti penti quasi, per tutti gli improperi. Gioca una partita molto fisica a al 95′ recupera il pallone fondamentale che manda Ranocchia e San Siro in estasi. Poi ci svegliamo dal sogno e il pallone finisce fuori. Voto 6.

Miranda

È uno di quei difensori che è bello veder giocare. Speri quasi di vederlo contro un avversario più veloce di lui per capire come va a finire. In assenza di attaccanti di tal nome si fa infilare da Destro, ma è una distrazione collettiva. Poi sale in cattedra, supportato da un ottimo Ranocchia. Al 25′ del secondo viene voglia di alzarsi e applaudirlo per come recupera e fa ripartire l’azione. Voto 7.

Ranocchia

Partiamo dalla fine: l’ha colpita troppo bene, dice. Crediamogli, e accettiamo il fatto che tutto sommato è andata bene così. È presto per dire se Ranocchia è recuperato, ciò che è certo è che De Boer ha intenzione di farlo e lui scende in campo con un altro piglio. Stare accanto a Miranda gli fa bene, ad un certo punto si auto-lancia verso Handanovic per mostrarci che anche lui può sprintare. E incredibilmente vince. Voto 7, pieno.

Miangue 

Volenteroso come D’Ambrosio, corre quanto Nagatomo. Ma almeno ha dalla sua dei piedi degni di calpestare il prato di San Siro. Non si esalta, ma non si perde. Ad oggi è il miglior terzino sinistro che abbiamo visto. Voto 6.

Kondogbia

Per qualcuno esce troppo presto, per me esce troppo tardi. Sconclusionato e scoordinato, mai indolente. Ci prova, è proprio che non ci riesce. De Boer lo toglie lasciando a San Siro l’onere di non bruciarlo. Non si sa se gli applausi sono per il cambio o per Kondo, ciò che conta è non perdere nessuno. La squadra prima di tutto. Senza voto, aspettando tempi migliori.

Medel

Da quando gioca accanto a centrocampisti tecnici, è un altra persona. Non è la sua migliore prestazione, ma è evidente che Medel uno spazio in questa squadra ce l’avrà sempre. Voto 6.5

Candreva

La verità è che non eravamo più abituati a vedere un giocatore crossare con quesa facilità. Come bambini non vediamo l’ora che qualcuno lo lanci per vedere l’effetto che fa. Controlla il pallone come si fa alla scuola calcio, pennella che nemmeno Beckham. Non si sono mai visti tanti cross a San Siro, nemmeno ai tempi di Van Der Meide e Kily Gonzales. Voto 7.

Banega

Non benissimo, ed è un peccato. Perché poteva essere la sua partita, invece inizio ad avere il sospetto che a Banega piaccia giocare con la Juve, meno con il Pescara o il Bologna. E noi non ce lo possiamo permettere. Voto 5 (e sono il suo primo ammiratore)

Icardi 

La scorpacciata di gol delle ultime settimane ci fa ritrovare un Maurito un po’ appannato. L’appoggio verso la rete che sbaglia durante il recupero grida vendetta più del colpo di testa di Ranocchia. Però anche oggi si muove bene, è volenteroso, gioca anche lontano dalla porta. Voto 5.5

Perisic 

Si allunga il pallone e va. Nel suo ruolo, quello di esterno puro, è uno dei migliori del mondo e non ci sono discussioni. Segna una rete da manuale, poi cala alla distanza. Quando al 90′ prova a tirare in porta di potenza dalla linea di fondo capisci che non è più lucido. Ma che gli vuoi dire? Voto 7

Eder 

Se è mancato un giocatore fino a questo momento, anzi più precisamente da quando è stato comprato, è Eder. Ok il lavoro oscuro, ma ogni tanto una partita puoi anche deciderla, ragazzo. Voto 5.

Gnoukouri

Ha la fortuna di sostituire Kondogbia nel momento in cui fare peggio sembra impossibile. Ha il merito di farlo osando, e non limitandosi al compitino. Osa nelle giocate, osa nel dare del tu al pallone e ai compagni. Voto 6.5

Barbosa

Il momento più esaltante dei suoi 20 minuti arriva quando prima di battere un calcio d’angolo chiede al pubblico di San Siro di alzare il volume. Per il resto è confusionario, forse troppo voglioso, certamente poco inserito negli schemi. Variabile impazzita che non incide. Lo rivedremo. Nel frattempo vi prego, non chiamiamolo Gabigol. Voto 5.

De Boer

Che spasso vederlo in panchina. Quasi che viene da pensare che quello di Verona, alla prima giornata era il suo gemello. Che esiste, e si chiama Ronald. I cambi sono il suo marchio di fabbrica, se ne sbatte dei luoghi comuni: Kondo gioca male? Lo tolgie. Sono passati 20 minuti? Lo tolgie lo stesso, e mette dentro un ragazzino. Lancia in campo i giovani senza paura (finiamo con un ’97 e due ’96), rilancia Ranocchia, insiste su Santon nonostante i nostri improperi. Ma soprattutto: fa giocare bene la squadra. E questa è davvero una bella notizia. Voto 7, e so di non esagerare.

 

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