Il nuovo Marcelo

Oltre che certificare il distacco esistente fra Inter e Milan (se non nel risultato almeno sul piano del gioco, in particolare nel secondo tempo) il Derby di Milano ha sottolineato alcune interessanti novità per la squadra nerazzurra.

Prima fra tutte la volontà di Spalletti di riproporre un calcio più equilibrato in fase di possesso palla, non legato soltanto all’utilizzo delle fasce laterali per produrre cross ma anche all’occupazione della zona centrale del campo, vicino quindi all’idea di gioco che l’allenatore nerazzurro aveva cercato di proporre a inizio stagione. In questo senso si deve leggere la fluidità che accompagna attualmente il 4-2-3-1 interista in fase di possesso palla. Con l’Inter in attacco, infatti, la compagine di Spalletti assume la forma di un 3-4-2-1 nel quale D’Ambrosio rimane vicino ai difensori centrali per favorire la fase di prima costruzione.

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Brozovic play basso nel derby.

Allo stesso tempo, Candreva abbandona la sua tradizionale posizione da esterno per occupare il mezzo spazio destro formando con Rafinha una coppia di trequartisti pronta a ricevere palle nella zona ai lati di Montolivo.

Questo movimento di Candreva verso il centro libera la corsia di destra per le avanzate di Cancelo, ormai diventato fluidificante a tutta fascia. In questo contesto tattico era Gagliardini ad assumere il ruolo di centrocampista box-to-box, andando ad attaccare l’area avversaria.

Così, nel ruolo di play basso gioca un Brozovic che appare sempre più a suo agio nella posizione ritagliata per lui dal tecnico toscano a partire dalla partita col Napoli. Un ruolo nuovo nel quale il talento croato riesce a toccare più palloni (139 contro il Milan) e anche a giocarli con maggior qualità (90% di precisione nei passaggi).

La nuova posizione arretrata non impedisce comunque a Brozovic di alzarsi per provare a produrre assist (come accaduto nella partita col Verona) o per tirare (4 tentativi contro il Milan).

Vero è che in alcune occasioni, durante il derby, il croato ha mostrato la sua non ancora perfetta confidenza con quello che per lui è un ruolo nuovo. Infatti, il Milan qualche volta riusciva ad attirare Brozovic fuori posizione per colpire lo spazio alle spalle dei due centrocampisti centrali nerazzurri.

Detto ciò, la costruzione bassa dell’Inter ha beneficiato della posizione di Brozovic che, con la sua tecnica, aiutare la squadra a velocitare questa fase rendendo più fluida l’uscita della palla dai centrali Skriniar e Miranda, come confermato dallo stesso Spalletti nel post gara: “[Brozovic] è il giocatore che riesce a darci pulizia, qualità e velocità e che riesce a capire dove direzionare la palla.”

In una squadra sì verticale ma che Spalletti, come detto, sta provando a riplasmare con un gioco più palleggiato di quanto visto per gran parte della stagione, la nuova posizione disegnata per Brozovic sembra adatta per favorire un maggior possesso dell’Inter nella fase di costruzione. Questo senza che venga meno l’aiuto in fase di non possesso come si evince dagli 8 contrasti vinti e dai dieci palloni recuperati contro la squadra di Gattuso.

Il Brozovic play basso è sembrato in generale più concentrato e più dentro la partita, in entrambe le fasi, rispetto a quanto mostrato da trequartista.

 L’Inter si appoggia a Brozovic nella fase di costruzione col croato che dirige i flussi di gioco.

Resta da vedere come reagirà quando si troverà contro squadre che cercheranno di schermare maggiormente il nuovo play interista. Col Milan una delle due mezzali (Kessié e Bonaventura) si alzava a seconda della situazione su uno dei tre centrali difensivi previsti nella fase di costruzione interista mentre l’altro riguadagnava la posizione al fianco di Montolivo per cercare di chiudere le linee di passaggio verso Rafinha e Candreva. Di conseguenza Brozovic si ritrovava libero di ricevere e impostare la manovra. Quando qualcuno dei giocatori milanisti andava a cercare di contrastarlo, il 25enne centrocampista era comunque rapido nel far girare la palla trovando un uomo libero dal quale far ripartire l’azione.

Solo il tempo dirà se la nuova posizione del croato avrà un seguito. Di certo, quello che Spalletti ci ha consegnato nelle ultime partite è un Brozovic nuovo di zecca.

 

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